Praticamente tutti hanno avuto il numero personale di Boris Johnson negli ultimi 15 anni

Enormi questioni legate alla privacy e alla sicurezza delle comunicazioni dell'attuale primo ministro britannico

30/04/2021 di Gianmichele Laino

Boris Johnson deve essere una persona che si affeziona particolarmente agli oggetti. O che – forse – vuole puntare a conservare il più possibile i propri contatti. Già, perché a quanto pare non ha cambiato il suo numero di telefono negli ultimi 15 anni se non quando è emerso un dettaglio decisamente imbarazzante per il primo ministro di uno dei Paesi del G7. Il numero personale di cellulare di Boris Johnson è stato pubblico per almeno 15 anni. Sembra incredibile, ma è così. In passato, infatti, quando era ministro ombra con delega all’Istruzione, aveva presentato un libro: un comunicato stampa, inviato ai giornali, con l’intento di promuovere la pubblicazione (e accendere così il dibattito politico sul tema trattato), invitava a richiedere maggiori informazioni direttamente all’autore della pubblicazione, chiedendo di contattarlo sulla propria linea fissa presso la Camera dei Comuni o – in alternativa – al suo numero di telefono cellulare.

LEGGI ANCHE > No, Boris Johnson non invierà una lettera ai britannici per spiegare come si indossa uno scudo

Numero telefono di Boris Johnson pubblico per 15 anni

Quel comunicato stampa è rimasto sepolto nei motori di ricerca per ben tre lustri. Il tempo necessario agli attenti cacciatori di contatti di procurarsi proprio il numero diretto di quello che, nel frattempo, era diventato primo ministro del Regno Unito. Attualmente, come risulta ad alcune fonti di stampa britannica, il PM avrebbe cambiato utenza telefonica.

Il lungo periodo durante il quale il numero di telefono è rimasto online, tuttavia, desta non poche preoccupazioni. In 15 anni, Boris Johnson ha ricoperto diverse cariche pubbliche prima di diventare primo ministro. È stato sindaco di Londra, ma è stato anche Segretario di Stato per gli affari esteri e per il Commonwealth. Ruoli di responsabilità, che – si immagina – siano stati svolti con un’intensa attività telefonica. Su un numero che, a quanto pare, era accessibile a tutti.

E quando si dice tutti, è bene fare riferimento a questa storia raccontata dal Times: una persona che aveva bisogno di assistenza sociale – attraverso i servizi del welfare britannico – era riuscita a contattare direttamente Boris Johnson per esporgli il problema di un mancato accesso a un sussidio. Una questione che, tra l’altro, si era risolta positivamente con l’intervento – tramite Johnson himself – del Dipartimento per il Lavoro.

Conseguenza del numero di telefono pubblico di Johnson

La storia ricorda da vicino uno degli episodi più celebri del regno di Elisabetta: Micheal Fagan, un disoccupato con diversi problemi legati a un divorzio traumatico, era riuscito a introdursi, nel 1982, a Buckingham Palace, proprio nella stanza della regina. Il tutto senza mai essere stato fermato dalla sorveglianza. Lasciare incustodito il numero di telefono di Boris Johnson potrebbe aver avuto più o meno lo stesso effetto, quello di permettere a chiunque, potenzialmente, di intrufolarsi non soltanto nella sua vita privata, ma anche in questioni estremamente delicate riguardanti i ruoli istituzionali ricoperti negli ultimi 15 anni.

Un problema di sicurezza e di privacy, insomma, che è stato chiaramente sottolineato dagli oppositori politici di Johnson. Non a torto.

Foto IPP/zumapress – Londra

Share this article