Cosa c’è di positivo e cosa c’è di negativo nei dati sul coronavirus del 29 luglio
29/07/2020 di Gianmichele Laino
I numeri coronavirus 29 luglio sono molto indicativi rispetto all’andamento del contagio e rispetto alle ultime indicazioni che il governo e il parlamento hanno fornito per fronteggiare la pandemia da qui al 15 ottobre, data di proroga dello stato di emergenza per quanto riguarda il coronavirus in Italia. Oggi, il ministero della Salute ha fornito, come ogni giorni, i dati sull’andamento del contagio.
Nella giornata di ieri, dopo una correzione, i nuovi positivi erano saliti nuovamente sopra quota 200 nelle ultime 24 ore, oggi invece si assiste a un altro aumento significativo. Nella giornata del 29 luglio infatti sono 289 in più i malati di coronavirus in Italia, un dato sempre inferiore rispetto a quello del resto d’Europa, ma significativamente preoccupante rispetto all’andamento della curva di due settimane fa. Scendono invece i morti, nella giornata di oggi sono 6 a fronte degli 11 di ieri.
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Numeri coronavirus 29 luglio, cosa c’è di positivo
L’aspetto più interessante è sicuramente il calo delle vittime nelle 24 ore precedenti. Queste ultime si sono praticamente dimezzate rispetto a ieri, lanciando un segnale importante rispetto alla mortalità del virus e al suo tasso di incidenza sulla popolazione dei contagiati. Dato positivo anche sul numero dei ricoverati e dei pazienti in terapia intensiva: i ricoverati con sintomi sono 731 (-18, -2,4%; ieri +9), di cui 38 (-2, -5%; ieri -5) in terapia intensiva.
Numeri coronavirus 29 luglio, cosa c’è di negativo
Resta invece preoccupante il numero di nuovi contagiati nelle ultime 24 ore, perché il dato di 289 nuovi casi rappresenta uno dei valor più alti fatti registrare negli ultimi dieci giorni. Soltanto due regioni su 20, inoltre, hanno fatto registrare zero casi di positività nelle ultime 24 ore, segnale che i focolai di coronavirus sono ormai nuovamente diffusi in tutte le aree d’Italia. Un numero superiore ai 30 casi nelle ultime 24 ore si è registrato in Lombardia, in Veneto e in Lazio.