Novantesimo minuto a rischio, lo stallo in Rai potrebbe far saltare la storica trasmissione calcistica

08/08/2018 di Enzo Boldi

L’assegnazione dei diritti televisivi per la Serie A aveva già messo a rischio la sua messa in onda – prima di trovare un accordo in modifica del bando ufficiale da parte della Lega Calcio -, ma ora la storica trasmissione «90° minuto» rischia seriamente di dover chiudere la porta, ancor prima di iniziare la stagione. Tutta colpa dello stallo in Rai – anzi della guerra all’interno della Maggioranza, e non solo – sul nome del prossimo presidente della televisione pubblica.

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Si riunisce oggi il Consiglio di amministrazione della Rai per dare il via libera alle delibere per la trasmissione degli hightlights di Serie A e Serie B per i campionati che sono prossimi alla ripartenza, ma la mancanza di un presidente potrebbe esporre – come minacciato dal Partito democratico – a una pioggia di ricorsi. Alcuni membri del cda, a questo punto, per evitare qualsiasi contenzioso legale potrebbero esprimere parere negativo, facendo di fatto saltare la programmazione della storica trasmissione televisiva che dal 1970 racconta le emozioni del calcio italiano.

Novantesimo minuto a rischio così come lo è «Un posto al sole»

A rischio non c’è solo «90° minuto», ma anche un’altra storica trasmissione della Rai: «Un posto al sole». Anche per la messa in onda di questa soap si attende il via libera da parte del cda, ma come per gli highlights di Serie A e Serie B, il parere positivo potrebbe essere stoppato in partenza per evitare diatribe legali e ricorsi. Nel frattempo, prosegue la battaglia interna alla Maggioranza – con le opposizioni che strategicamente restano a guardare, lanciando di tanto in tanto qualche nome come fatto da Forza Italia proponendo Giovanni Minoli o Fabrizio Del Noce al vertice di Viale Mazzini – con la Lega che continua a puntare forte su Marcello Foa, già bocciato la scorsa settimana. Più che una convinzione, sembra essere un tentativo di marcare il territorio da parte del Carroccio nei confronti dell’alleato – a questo punto con un grande punto interrogativo – M5S.

Novantesimo minuto a rischio, la guerra sulla Rai paralizza le decisioni

Il nervosismo sull’affaire televisione pubblica è alto dato che – come racconta Il Fatto Quotidiano – ieri dalla Vigilanza Rai è partita una lettera indirizzata al cda, con la preghiera di non paralizzare l’azienda andando avanti con i lavori stabiliti. Una missiva firmata dal Presidente della Vigilanza Alberto Barachini e a cui è stato dato il via libera anche dal leghista in Commisione Massimiliano Capitanio. Errore gravissimo per il Carroccio, con Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti che, secondo la ricostruzione del Fatto, hanno obbligato lo stesso Capitanio – in serata – a prendere distanza da quella lettera. Per il Ministro dell’Interno e leader della Lega, appoggiare i piani della Vigilanza sarebbe come avallare un parere negativo sulla (loro) figura di Marcello Foa. Nel frattempo gli appassionati e gli abbonati attendono notizie, sperando in un gol in zona Cesarini.

 

(foto di copertina: logo da trasmissione Rai)

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