L’Ama chiede ai romani di non buttare l’immondizia venerdì 25 ottobre

Sarà sciopero generale il 25 ottobre. Il primo che bloccherà da cima a fondo Roma. Nessun autobus, nessun servizio di raccolta di rifiuti, nessun servizio pubblico essenziale. Per questo motivo, Ama – la municipalizzata che si occupa dei rifiuti nella Capitale – ha chiesto ai cittadini uno sforza per evitare una paralisi che si annuncia totale: non buttare rifiuti per quel giorno nei cassonetti sotto casa.

LEGGI ANCHE > Roma, il 25 ottobre lo sciopero generale che bloccherà la città

Non buttare rifiuti a Roma il 25 ottobre

Certo, i servizi minimi di raccolta verranno garantiti davanti a ospedali, case di cura e asili. Ma venerdì Roma potrebbe affogare nell’immondizia e vivere una di quelle giornate da tregenda. Per questo, dopo aver appreso dell’intenzione dei sindacati confederali di proclamare lo sciopero generale, l’Ama ha diramato una nota in cui si appella al senso civico dei romani.

«Si fa appello al senso civico e alla collaborazione di tutti i romani affinché nella giornata di venerdì 25 ottobre – si legge nella nota diffusa da Ama – si eviti il conferimento delle varie frazioni di rifiuto per non sovraccaricare le postazioni di cassonetti stradali». Ovviamente, la richiesta varrà anche per i sacchetti dell’umido, con i romani che saranno costretti – per far prevalere il proprio senso civico – a tenerli conservati in casa. Il rischio è che – con il normale conferimento dei rifiuti – la città possa trovarsi sommersa dai sacchetti.

Ama chiede di non buttare rifiuti

Ama garantisce che l’attività di recupero dei rifiuti riprenderà regolarmente già a partire da sabato 26 ottobre: tuttavia, un giorno di totale assenza di netturbini incaricati per la raccolta dei rifiuti, in una situazione già critica come quella di Roma, rischia di far saltare completamente il piano settimanale di conferimento in discarica. Con le tristi conseguenze (cassonetti pieni e maleodoranti) che, purtroppo, i romani sono abituati a vivere da diverso tempo a questa parte.

Intanto, dopo la richiesta dell’Ama, sul web si è scatenata la protesta. I romani, infuriati per lo sciopero, hanno iniziato a inondare gli account social della municipalizzata con messaggi da censura. E c’è qualcuno che si chiede: qual è la differenza con tutti gli altri giorni di normale attività?

Share this article