Nipsey Hussle è stato ucciso in una sparatoria a Los Angeles

01/04/2019 di Redazione

Raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco, mentre si trovava davanti al suo negozio di abbigliamento a Los Angeles. È stata questa la sorte del rapper Nipsey Hussle, al secolo Ermias Davidson Asghedom, che è morto ieri in seguito a un conflitto armato in pieno centro città. Insieme a lui, sono state altre due le persone vittime dell’agguato, ma queste ultime sono state soltanto ferite. La polizia sta ancora indagando sui sospettati, dal momento che non c’è alcuna pista: il movente, infatti, resta ancora sconosciuto.

Chi era Nipsey Hussle e com’è morto

Nipsey Hussle veniva da quel mondo underground che spesso costituisce lo zoccolo duro del rap americano. L’artista – che aveva raggiunto una fama mondiale – aveva 33 anni, ma in precedenza aveva fatto parte di alcune gang a Los Angeles. Non è pertanto escluso che, alla base del suo omicidio, ci possa essere una sorta di regolamento di conti, anche per episodi avvenuti in passato.

Molto attivo sui social network, Nipsey Hussle aveva lasciato l’ultimo messaggio su Twitter poche ore prima di morire. Un messaggio che, in qualche modo, suona come una premonizione inquietante:

«Avere nemici forti – scriveva il rapper – è una benedizione». La sua ascesa nel mondo della musica internazionale era stata fulminea. Nel 2018, infatti, aveva ottenuto una nomination ai Grammy per il suo album d’esordio Victory Lap. Quest’ultimo era stato indicato nella lista degli album rap considerati tra i più riusciti della scorsa stagione. Ora, il suo destino si è fermato davanti al proprio negozio del brand che stava sponsorizzando. La sua morte è l’ennesima che riguarda un esponente della musica rap americana.

(Credit Image: © Kyle Gustafson/ZUMA Wire)

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