Finisce l’era di Netanyahu: l’ex premier di Israele rinuncia a formare il governo

Tredici anni al comando. Benjamin Netanyahu è il primo ministro più longevo di sempre nella storia di Israele. Vista la maggioranza risicata con cui è stato eletto all’ultima tornata e vista l’impossibilità di formare un governo di coalizione, il premier uscente – pur incaricato dal presidente Rivlin – ha rinunciato all’esecutivo. Adesso la palla passerà al suo rivale nelle ultime elezioni, Benny Gantz, che può contare sull’appoggio anche sugli arabi della Lista Comune.

LEGGI ANCHE > Israele: testa a testa Gantz-Netanyahu per governare il paese

Netanyahu abdica: ora Gantz dovrà cercare di formare un governo

Il partito Blu e Bianco di Gantz, infatti, aveva ottenuto 33 seggi contro i 32 del Likud nelle ultime elezioni di settembre. Netanyahu ha provato a formare un governo escludendo la Lista Comune, ma le differenze sono state troppe e insormontabili. Adesso, invece, toccherà a Gantz provare a portare la maggioranza – in un governo di unità nazionale – sulla soglia dei 61 seggi richiesti per avere il controllo della Knesset, il parlamento israeliano.

Adesso parte il conto alla rovescia: Gantz avrà 48 ore per accettare l’incarico e ben 28 giorni per mettere insieme una maggioranza. I suoi 33 seggi, più i 13 della lista araba non basterebbero comunque a formare un governo stabile: dovrà trovare altri alleati tra gli altri partiti – ben 6 – che possono contare su una rappresentanza in parlamento.

Il tramonto di Netanyahu

Si tratta della seconda sconfitta consecutiva di Netanyahu: quest’ultimo non era riuscito a formare una maggioranza dopo le elezioni in Israele dell’aprile 2019 e la Knesset si era sciolta per questa impossibilità. L’esito della tornata elettorale di qualche mese dopo non è stato così diverso da quello dell’aprile 2019, ma così facendo Netanyahu, vulnerabile per la doppia sconfitta nelle urne, è stato costretto a capitolare dopo un primo tentativo andato a vuoto. Ora, starà a Gantz formare il governo, cercando l’appoggio anche degli arabi (contrari a un esecutivo con il conservatore e ultraortodosso Netanyahu) per scongiurare il ritorno alle urne.

(Credit Image: © Gil Cohen-Magen/Xinhua via ZUMA Wire)

Share this article