Secondo il sondaggio di The Information, Netflix sta perdendo più abbonati a lungo termine

Gli utenti abbonati alla piattaforma di live streaming da più di tre anni hanno rappresentato il 13% delle cancellazioni complessive

19/05/2022 di Martina Maria Mancassola

Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato che la piattaforma starebbe sviluppando nuove funzionalità di live streaming, oltre ad aver aggiornato le sue linee guida dando vita ad una sezione speciale intitolata «Espressione artistica». Ora, secondo un rapporto di The Information, Netflix perde maggiormente utenti a lungo termine, i quali starebbero cancellando i loro abbonamenti abbandonando la piattaforma dopo molto tempo. Abbiamo già parlato del calo di utenti che Netflix sta subendo nell’ultimo periodo. I dati del sondaggio hanno mostrato che gli abbonati che si sono serviti del servizio per più di tre anni hanno rappresentato il 13% delle cancellazioni nei primi tre mesi del 2022. The Information riporta di aver ottenuto i suoi dati da Antenna, società di analisi che recupera dati da 5 milioni di americani che condividono i loro abbonamenti di streaming anonimamente. Tali dati dimostrano che le cancellazioni totali hanno interessato 3,6 milioni di persone lo scorso trimestre, in aumento rispetto ai 2,5 milioni di cancellazioni degli ultimi cinque trimestri.

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Netflix perde maggiormente utenti a lungo termine

The Information racconta che non basta – a Netflix – puntare solo sui nuovi utenti, i quali rappresentano una quota minore degli utenti a lungo termine che stanno cancellando i loro abbonamenti e, infatti, la piattaforma di live streaming sta lottando per trattenere gli utenti per periodi di tempo più lunghi. Nel secondo trimestre del 2021, gli utenti intervistati che si sono abbonati a Netflix per meno di un anno hanno rappresentato il 70% delle cancellazioni, mentre gli abbonati a lungo termine solo il 6%. Il 60% delle cancellazioni ha interessato i nuovi abbonati lo scorso trimestre. The Verge riporta che anche gli utenti che riuscivano ad ottenere gratuitamente password e nome utente da amici o familiari, non si ritrovano più a guardarlo per via della selezione della piattaforma di programmi e film, alcuni dei quali si possono reperire molto più facilmente su altri servizi Mi iscrivo, come Hulu e Peacock.  Inoltre, come ha sottolineato l’editore di notizie Richard Lawler, dopo gli aumenti del canone negli anni, il «prezzo di Netflix è aumentato al di fuori dell’intervallo di abbonamento predefinito», soprattutto se confrontato a piani più economici e supportati da pubblicità di altri servizi come Hulu, che costa solo 6,99 dollari al mese. Netflix ha iniziato il 2022 vacillando. Nel primo trimestre, la piattaforma ha perso 200.000 abbonati, per la prima volta in oltre 10 anni, ma la piattaforma prevede che altri 2 milioni di abbonati lascino Netflix nel secondo trimestre del 2022. Attualmente, Netflix ha 74,58 milioni di abbonati negli Stati Uniti e in Canada.

Tante sono le cause del calo di utenti di Netflix. La piattaforma, lo scorso marzo, ha dovuto sospendere i suoi servizi in Russia, per via della guerra, perdendo circa un milione di abbonati nel Paese invasore. Netflix ha poi incrementato il canone di tutti i suoi piani di abbonamento, portando il suo piano base a 9,99 dollari al mese (da 8,99 dollari), il suo piano standard a 15,49 dollari al mese (da 13,99 dollari) ed il suo livello premium a 19,99 dollari al mese (da 17,99 dollari). Quasi certa, poi, è l’introduzione – da parte della piattaforma – entro il breve termine di inserzioni pubblicitarie nei film, serie e documentari che offre. Il co-CEO di Netflix, Reed Hastings, ha spinto, inoltre, per bloccare la condivisione non autorizzata di account e password di Netflix. La piattaforma, a tal proposito, sta testando la funzionalità in Cile, Costa Rica e Perù, e permetterà agli abbonati di aggiungere «account secondari» per chiunque utilizzi il servizio al di fuori del proprio nucleo familiare ad un prezzo inferiore. Netflix sta anche lavorando per introdurre live streaming di comici e di altri contenuti non sceneggiati.

Foto IPP/imagostock

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