Dopo Laura Pausini, anche Nek vuole sentir parlare di Bibbiano e pubblica lo striscione contro il Pd

20/07/2019 di Redazione

Laura Pausini non è l’unica cantante che si è battuta per tenere alta l’attenzione del pubblico sul caso di Bibbiano, dove alcuni esponenti dei servizi sociali sono indagati per le presunte manipolazioni sui bambini e per i presunti affidamenti fuori dalle norme ad altre famiglie e dove il sindaco del Pd Andrea Carletti è indagato per abuso d’ufficio per aver concesso una stanza di un edificio pubblico al servizio di assistenza sociale. Anche Nek, nel pomeriggio del 20 luglio, prende pubblicamente posizione sulla situazione.

Anche Nek vuole sentir parlare di Bibbiano

«Sono un uomo e sono un papà – ha scritto Nek su Twitter -. È inconcepibile che non si parli dell’agghiacciante vicenda di Bibbiano. Penso a mia figlia e alla possibilità che mi venga sottratta senza reali motivazioni solo per abuso di potere e interesse economico. Intere famiglie distrutte. Serve giustizia!».

A differenza di Laura Pausini, sua conterranea dal momento che entrambi sono originari dell’Emilia-Romagna (e Bibbiano si trova in provincia di Reggio Emilia), Nek lascia trasparire anche un messaggio politico nel suo tweet. Infatti, se Laura Pausini aveva detto di voler restare fuori da qualsiasi discussione politica, limitandosi a commentare il fatto in sé, Nek pubblica – a corredo del suo tweet – uno striscione che fa palesemente riferimento alle presunte responsabilità del Partito Democratico nella vicenda.

Nek pubblica lo striscione su Bibbiano contro il Pd

Le lettere P e D, infatti, sono evidenziate in rosso e in verde, diverse dai caratteri neri dello striscione. Così come rosso e verde sono i colori del logo tradizionale del Partito Democratico. Inoltre, il font con cui è stato scritto lo striscione ricorda da molto vicino quelli realizzati da movimenti di estrema destra (si pensi a quello esposto da Casapound sul murale di Ostia che doveva rappresentare il volto di Federica Angeli e di altri cittadini che hanno avuto un ruolo nella lotta alla criminalità organizzata e che poi è stato censurato) o comunque a movimenti ultrà.

Insomma, oltre a lanciare il messaggio, Nek sembra fare anche una precisa scelta di campo politica sulla vicenda di Bibbiano. Vale la pena ricordare ancora una volta che il Partito Democratico viene coinvolto in questa vicenda solo perché il sindaco avrebbe concesso in maniera impropria una stanza di un edificio pubblico ai servizi sociali su cui i pm stanno indagando. E ricordiamo anche che il Partito Democratico ha iniziato ad avviare delle azioni legali contro chiunque accosti il nome del partito all’episodio di Bibbiano.

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