La Near Field Communication che manderà in pensione i POS (e non solo)

Si tratta del sistema su cui si basa la novità tap to pay di Apple che, da qualche ora, è arrivata in Italia

30/05/2024 di Gianmichele Laino

O ammirabile scambio. La tecnologia Near Field Communication ha un obiettivo ben preciso: quella di far passare in sicurezza delle quantità variabili di dati nella maniera più sicura possibile. Ed ecco perché è quella che sta alla base delle transazioni economiche digitali, prima ancora di essere la tecnologia utilizzata da Apple per il suo sistema tap-to-pay, disponibile da qualche ora anche in Italia per mandare in pensione i terminali POS (sostituiti ormai da un iPhone).

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Near Field Communication, in cosa consiste

La comunicazione NFC avviene tra due dispositivi che si trovano in un raggio d’azione piuttosto ridotto (distanza non superiore a 10 centimetri, anche se per un uso ottimale di questo metodo di comunicazione si consiglia di non andare oltre i 3-4 centimetri). È una tecnologia wireless e, da sempre, è stata alla base del principio del pagamento contactless. La NFC permette ai due dispositivi non soltanto di inviare, ma anche di ricevere delle informazioni, dal momento che la comunicazione avviene in maniera bidirezionale.

Ok, ma cosa cambia tra questo tipo di tecnologia e il Bluetooth che – sempre in maniera wireless – assicura lo scambio di comunicazioni tra i due dispositivi? La differenza è fondamentale: mentre per il Bluetooth bisogna fare dei salti mortali (a volte questi ultimi rallentano tantissimo il procedimento) per associare i dispositivi, la tecnologia NFC associa i dispositivi stessi in maniera automatica, senza bisogno di una qualche forma di autenticazione. Per questo la NFC si presta benissimo allo scambio di dati tra due dispositivi che, normalmente, non hanno ragione e modo di comunicare tra di loro costantemente, al di là della singola transazione.

Ovviamente, la NFC non viene utilizzata soltanto in ambito pagamenti digitali, ma le sue declinazioni sono molteplici. La novità che Apple ha proposto attraverso il suo sistema tap-to-pay è quello di consentire le comunicazioni NFC anche ai propri iPhone, a una velocità di 424 kbit al secondo. In questo modo, ha reso inutile la presenza di un terminale POS (che al suo interno ha un chip NFC).

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