La nave della ong Open Arms è stata dissequestrata

È arrivato il provvedimento di dissequestro per la nave Open Arms della ong spagnola che è ancorata nel porto di Pozzallo dal 18 marzo 2018. Il Gip di Ragusa, Giovanni Giampiccolo, rigettando la richiesta della locale Procura, ha preso questa decisione che imprime una svolta nella vicenda che riguarda l’organizzazione non governativa, coinvolta nel salvataggio di 218 migranti.

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NAVE OPEN ARMS, L’ULTIMA TAPPA DELLA STORIA

A sequestrare l’imbarcazione era stata la procura di Catania che, contestualmente, aveva fatto cadere l’ipotesi di reato di associazione a delinquere. La nave, dopo il salvataggio, era sfuggita a una motovedetta libica che minacciava di aprire il fuoco se i membri della ong a bordo si fossero rifiutati di consegnare le persone che avevano tratto in salvo da uno dei tanti gommoni che navigano attraverso il mar Mediterraneo.

Il sequestro è stato applicato dal gip di Catania perché la procura aveva ipotizzato che la ong portasse i migranti in Italia violando apertamente gli accordi internazionali. In un primo momento, era stata ipotizzata anche l’accusa di associazione a delinquere, decaduta poi nei giorni successivi. Nell’inchiesta risultano indagati il comandante, il coordinatore di bordo e il responsabile spagnolo dell’Ong.

NAVE OPEN ARMS, IL PROCEDIMENTO PASSA ALLA PROCURA DI RAGUSA

Il provvedimento del Gip è esecutivo e sarà eseguito in giornata. Lo rendono noto i legali della Proactiva Open Arms, gli avvocati Rosa Emanuela Lo Faro e Alessandro Gamberini. Sarà il personale della squadra mobile della Questura di Ragusa e della Guardia costiera di Pozzallo a notificarlo all’amministratore giudiziario nominato dopo il sequestro. Ora, si occuperà della vicenda la procura di Ragusa.

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