Le impronte del secondo ragazzo americano sui pannelli che nascondevano l’arma con cui è stato ucciso Cerciello
13/09/2019 di Enzo Boldi
I risultati degli esami fatti dai Ris all’interno della camera dell’hotel Le Meridien di Roma potrebbero far rivalutare le accuse nei confronti dei due ragazzi americani accusati dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Se Finnegan Elder Lee si è auto-accusato di essere l’esecutore materiale di quelle pugnalate che hanno ucciso il carabiniere, Cristian Gabriel Natale Hjorth ha sempre negato il suo coinvolgimento. Ora, però, spuntano le sue impronte digitali sul pannello del controsoffitto in cui i due avevano nascosto il coltello dell’omicidio. Un fatto che mette in dubbio il suo non essere a conoscenza dell’esistenza di quella lama.
Nelle sue dichiarazioni, Natale Hjorth aveva detto di non essere a conoscenza di quanto fatto dal suo amico. Ora, però, l’impronta palmare e le due papillari (cioè relative alle dita) trovate sul pannello del controsoffitto in cui è stato nascosto il coltello ridimensionano il suo racconto. Perché dire di non sapere nulla dell’omicidio se i rilievi dei Ris hanno svelato la sua mano su quel pannello? E per questo, ora, si apre anche l’ipotesi del depistaggio da parte del ragazzo.
Natale Hjorth e le sue impronte sui pannelli
Nell’informativa dei carabinieri, inoltre, Finnegan Elder Lee e Natale Hjorth sono stati descritti come due personalità spavalde, inclini a maneggiare armi. Il tutto visualizzando il contenuto dei loro telefoni e i loro profili social, in cui i due americani non hanno mai nascosto la loro esuberanza e quello strizzare l’occhio a un mondo oscuro molto vicino alla criminalità. Fattori evidenziati anche da una chat con la madre di Hjorth.
La chat con la madre
La donna, aveva attaccato il figlio alla fine di giugno: «Continui a spacciare. Sei un bugiardo. Dovresti cominciare a dirtelo ed allo stesso tempo chiedere a te stesso cosa io non faccio per te e cosa tu fai per me. Se hai bisogno di farmi passare per quella cattiva così puoi andartene, fare uso e vendere droga ed andare alle feste tutte le notti senza avere una vita che sia produttiva, puoi andare avanti e farlo. Non mi sento colpevole nemmeno per un secondo perché sono più che ragionevole con te e tutto ciò che fai è approfittartene senza dare nulla in cambio». E Natale Hjorth rispose con una risata e insulti vari.
(foto di copertina: ANSA/ESCLUSIVA “OPEN”)