Il presidente del Paris Saint-Germain è stato incriminato per corruzione

20/02/2020 di Enzo Boldi

Le indagini sull’assegnazione dei diritti televisivi dei Mondiali di calcio del 2026 e del 2030 rischiano di creare un vero e proprio ribaltone. Tra gli incriminati – con l’accusa di corruzione – c’è anche il presidente del Paris Saint-Germain e imprenditore nei media (con la potentissima beIN Sports) Nasser al Khelaifi. L’inchiesta è condotta dalle autorità svizzere e coinvolge anche l’ex segretario generale della Fifa Jerome Valcke e un terzo imprenditore legato al mondo dei diritti tv.

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L’accusa che viene mossa a Nasser al Khelaifi è quella di istigazione all’amministrazione infedele. Si tratterebbe di benefici concessi all’ex segretario generale della Federcalcio Mondiale in cambio della concessione dei diritti televisivi dei Mondiali 2026 e 2030 alla sua emittente televisiva beIN Sports. Si parla anche della, tra le tante cose, concessione della villa dell’imprenditore qatariota in Sardegna, dopo che Valcke aveva provato ad acquistare quello stesso stabile. Si parla di cifre superiori al milione di euro.

Nasser al Khelaifi incriminato per corruzione

L’indagine è partita nel 2017, anno in cui lo stesso Nasser al Khelaifi venne indagato – sempre per corruzione – per l’assegnazione dei diritti televisivi dei Mondiali di Atletica 2019 a beIn Sports. Ora, secondo l’incriminazione, l’imprenditore avrebbe ottenuto i diritti dei Mondiali di Calcio 2026 e 2030 attraverso un’attività di istigazione all’amministrazione infedele qualificata: insomma, benifits in cambio dell’assegnazione dei diritti tv.

La nota delle autorità svizzere

«In relazione all’aggiudicazione di diritti di trasmissione per diversi mondiali di calcio e FIFA Confederations Cup, il Ministero pubblico della confederazione (MPC) – si legge nel comunica stama diffuso questa mattina – ha promosso l’accusa contro l’ex segretario generale della Fédération Internationale de Football Association (FIFA), Jerôme Valcke, contro il direttore del BeIN Media Group, Nasser Al Khelaifi, e contro un uomo d’affari nel campo di diritti sportivi». Ora queste incriminazioni dovranno essere confermate.

(foto di copertina: da profilo Instagram)

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