Il Manchester City è stato escluso per due anni dalle coppe europee

Dopo aver condotto delle nuove indagini, la UEFA ha deciso di impedire al Manchester City di disputare le coppe europee per due anni. Non solo: il club dovrà anche pagare una multa da 30 milioni di euro, per aver violato il fair play finanziario. Secondo quanto emerso durante le indagini, il club avrebbe gonfiato le sponsorizzazioni per riuscire ad aggiustare i propri conti e riuscire a rientrare nei parametri stabiliti dalle regole del fair play.

Il Manchester City è stato escluso per due anni dalle coppe europee

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Una vera e propria stangata quella inflitta al Manchester City dalla Uefa che in un comunicato diffuso venerdì 14 febbraio ha annunciato che, prendendo atto «della decisione della Camera arbitrale indipendente dell’Organismo di controllo finanziario del club (CFCB)» e a seguito di un’audizione tenutasi il 22 gennaio di quest’anno, «la Camera Giudicatrice dell’Ente di controllo finanziario del club UEFA (CFCB), presieduto da José da Cunha Rodrigues, ha notificato oggi al Manchester City Football Club la decisione finale sul caso che è stato deferito dal CFCB Capo investigatore».

La Camera giudicante ha infatti riscontrato che il Manchester City Football Club ha commesso «gravi violazioni del regolamento sulle licenze e sul fair play finanziario del club UEFA sopravvalutando le entrate delle sue sponsorizzazioni nei suoi conti e nelle informazioni relative al break-even presentate alla UEFA tra il 2012 e 2016». Non solo: il club non avrebbe neanche «collaborato alle indagini sul caso da parte del CFCB».

Per questo motivo il Manchester City è stato sottoposto alle misure disciplinati di esclusione «dalla partecipazione alle competizioni UEFA per club nelle prossime due stagioni» e al pagamento di una multa pari a 30 milioni di euro. Ora il club della squadra allenata da Pep Guardiola potrà rivolgersi al Tas per fare ricorso contro la decisione della Camera giudicante.

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