Museo Egizio di Torino, la minaccia bufala di Fratelli d’Italia contro il direttore Christian Greco

Il Museo Egizio di Torino è stato minacciato da Fratelli d’Italia. Dopo il video del confronto tra il suo direttore, Christian Greco, e la leader del partito di destra, Giorgia Meloni, sulla promozione per tre mesi per i visitatori di lingua araba, il responsabile comunicazione di Fratelli d’Italia ha minacciato di licenziare l’esperto con una presa di posizione tanto inquietante quanto ignorante.

Museo Egizio di Torino, la minaccia bufala di Fratelli d’Italia contro il direttore Christian Greco

Federico Mollicone, dirigente del partito di Giorgia Meloni, ha definito anti italiana la promozione del Museo Egizio di Torino, e ha sostanzialmente preannunciato la rimozione di Christian Greco dall’incarico di responsabile del museo. «Criticare la politica di gestione di una Istituzione culturale pubblica, come ha fatto Giorgia Meloni in modo civile davanti al Museo Egizio, è e deve essere assolutamente possibile in una Nazione libera. La campagna di comunicazione fatta dal Museo in arabo, infatti, con tanto di visual raffigurante una coppia con la donna velata, al di là della sua durata temporanea, è il sintomo della malattia dell’Occidente. Un pensiero debole che distrugge la propria storia e identità a favore delle altre. Una iniziativa ideologicae anti italiana. Stiano tranquilli il direttore Greco e gli estensori dell’anacronistico appello: una volta al governo Fratelli d’Italia realizzerà uno dei punti qualificanti del proprio programma culturale che prevede uno spoil system automatico al cambio del Ministro della Cultura per tutti i ruoli di nomina, in modo da garantire la trasparenza e il merito, non l’appartenenza ideologica».

 

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Lo spoil system annunciato da Federico Mollicone una volta che Fratelli d’Italia sarà al governo è però sostanzialmente impossibile da attuare contro Christian Greco. Come notato da diversi giornalisti, come La Stampa di oggi o David Allegranti del Foglio sui suoi profili social, il Museo Egizio di Torino ha solo il presidente di nomina governativa, nello specifico dal ministero dei Beni Culturali. Gli altri componenti del Consiglio d’amministrazione della fondazione che gestisce questa prestigiosa istituzione culturale spettano agli altri fondatori: città di Torino, regione Piemonte, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT (cassa di risparmio di Torino).

 

 

Di conseguenza un eventuale ministro di Fratelli d’Italia non avrebbe alcun potere per rimuovere Christian Greco, a meno di immaginare chissà quali ritorsioni contro le altre istituzioni che compongono il CdA della fondazione Museo delle antichità egizie di Torino. Il direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, è stato scelto con una bando , tra candidati che necessitano di significative esperienze e apposita formazione accademica.

 

L’ideologia politica, checché ne dica Fratelli d’Italia, non c’entra nulla con la nomina di Christian Greco, tra l’altro difeso sia dal PD che dal M5S dopo la nuova tempesta politica creata da una promozione a visitatori arabi contro cui Salvini e Meloni hanno lanciato una gazarra mediatica sui social media a colpi di bufale.

 

Foto copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

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