A Roma, il M5S propone un museo del fascismo

03/08/2020 di Redazione

Tre consiglieri della maggioranza M5S a Roma hanno proposto l’istituzione nella capitale di un museo del fascismo. Una proposta che lascia spiazzati e che, tuttavia, ha già raccolto alcune voci dissonanti, arrivate soprattutto dal mondo intellettuale della Capitale. L’istituzione di un museo del fascismo a Roma, infatti, sebbene proposta in base a principi «catartici» rispetto al Ventennio e a un suo ritorno di fiamma in questi ultimi anni, potrebbe prestarsi a interpretazioni piuttosto equivoche.

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Museo del fascismo a Roma, la proposta del M5S

Nelle motivazioni che accompagnano la proposta pentastellata – così come riportate dal quotidiano La Repubblica -, si fa riferimento ai musei che, nel nord Europa, sono nati per ricordare il terrore nazista: secondo i pentastellati le riflessioni storiche «hanno portato alla realizzazione di centri intitolati a quelle esperienze, centri visitati da migliaia di persone provenienti da tutta Europa».

Il museo del fascismo a Roma dovrebbe sorgere, nelle intenzioni di chi ha presentato la proposta, in un centro di archeologia industriale nella Capitale, con la «necessità di contrastare il negazionismo e l’ignoranza ancora diffusa su fatti accaduti nella prima metà del Novecento in Italia». Insomma, le intenzioni sembrano andare in una direzione didattica e pedagogica. Non un museo per celebrare il fascismo, ma per contrastarne il ritorno.

Museo del fascismo a Roma, i possibili effetti collaterali

Gli intellettuali che si sono schiarati contro la proposta (tra questi, Recalcati), tuttavia, sottolineano come un museo di questo tipo possa offrire il fianco a un’interpretazione, al contrario, celebrativa del Ventennio. Negli ultimi mesi, tante iniziative di carattere antifascista sono sempre state occasione per gruppi di estrema destra di mettersi in mostra con l’organizzazione di contro-menifestazioni sempre abbastanza partecipate. Un museo del fascismo nella Capitale potrebbe amplificare questo effetto.

La proposta del M5S – che attualmente è stata formalizzata in una mozione  con prima firmataria la consigliera Gemma Guerrini – potrebbe arrivare in aula già in questa settimana, martedì 4 agosto e giovedì 6 agosto dalle ore 14 alle 19. Tecnicamente, prevede un impegno, per la sindaca e la giunta, nel realizzare un Museo sul fascismo «collegato a un centro studi che utilizzi anche le nuove tecnologie, aperto a un vasto pubblico».

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