Un leghista ha imbrattato il murale di Carola Rackete a Taormina: «Prima gli italiani»
08/08/2019 di Enzo Boldi
È durato pochissimi giorni il murale Carola Rackete realizzato dallo street artist TvBoy a Taormina. L’opera di Salvatore Benintende, infatti, è stata imbrattata in pieno giorno, con tanto di rivendicazione e protagonista che si è fatto immortalare con la bomboletta in mano con cui aveva appena annerito i volti della capitana della Sea Watch 3 e della bambina che teneva in braccio. Prima di questo gesto, era stato affisso un piccolo striscione (con tanto di errori grammaticali) che esaltava il Carroccio e Matteo Salvini.
«Noi stiamo col lo Stato e con la Guardia di Finanza. Gli assassini in galera. Prima l’Italia e gli italiani e con chi li difende. Grazie Matteo». La punteggiatura è stata aggiunta in questo articolo per renderlo leggibile. Al netto che Carola Rackete non ha ucciso nessuno, la rivendicazione non di questo volantino affisso, ma del murale imbrattato è arrivata poco dopo.
Murale Carola Rackete imbrattato
Si tratta di un esponente leghista di Taormina che, al portale blogtaormina.it, ha rilasciato un’intervista per motivare quel suo gesto e quell’imbrattamento del murale Carola Rackete. «Abbiamo fatto un’azione per la legalità – ha detto l’avvocato Perdichizzi – e abbiamo affisso, tra l’altro, un manifesto e siamo stati per questo aggrediti. Nulla da dire sugli altri due murales che sono una rispettabile espressione artistica, diverso è il discorso per il murales che invece ritraeva la Rackete. Bisognerà indignarsi adesso non perché un murales è stato cancellato ma di fronte a chi vorrebbe santificare, nel caso specifico, persone accusate di aver messo a rischio la vita delle Forze dell’Ordine, strumentalizzando l’argomento dei rifugiati per motivi di lotta politica».
Prima gli italiani!
Tra pochi giorni, Matteo Salvini sarà proprio a Taormina per una delle sue tappe del tour estivo (l’11 agosto). Una mossa per ingraziarsi il leader della Lega da parte di un esponente del Carroccio in Sicilia. Il motto «Prima gli italiani» oramai, è sceso dal Nord per arrivare fino al Sud.
(foto di copertina: ANSA/DOMENICO TROVATO)