Quasi tutti hanno deciso di rinviare la mozione di sfiducia a Salvini a settembre

Lega, M5s, Forza Italia e Fratelli d’Italia si sono opposti. Per questo motivo, la mozione di sfiducia nei confronti di Matteo Salvini (mozione individuale nei confronti del ministro dell’Interno) è stata rinviata a settembre, in modo particolare al 12 del mese. Il Partito Democratico, che l’aveva presentata, aveva chiesto all’aula di poterla votare subito, nel primo giorno utile. Ovvero nel mese di agosto, quando sarebbero state molto più recenti – e impresse nell’opinione pubblica – non soltanto le vicende che hanno caratterizzato le ultime settimane di attività di Matteo Salvini, ma anche le divergenze con il Movimento 5 Stelle su temi cruciali come la riforma della giustizia, la Tav e le autonomie regionali.

Mozione sfiducia Salvini: il rinvio

Un consenso quasi unanime nei confronti della proposta di ritardare il più possibile il voto sulla mozione di sfiducia, un agguato – di fatto – al Partito Democratico, che forse ha perso l’ultimo treno per poter avere qualche speranza di ottenere un consenso più ampio in parlamento in merito al provvedimento.

Nonostante le divergenze con la Lega, il Movimento 5 Stelle si è dimostrato molto compatto nel votare per il rinvio della mozione di sfiducia. Mentre è sorprendente l’atteggiamento di Forza Italia che, pur essendo stata una voce sempre critica contro il ministro dell’Interno, oggi ha deciso di rimandare a dopo la pausa estiva la votazione sulla mozione di sfiducia.

La mozione sfiducia Salvini è stata neutralizzata

Il Partito Democratico e gli esponenti delle altre formazioni di sinistra presenti in parlamento sono stati gli unici a votare per la proposta della seduta di agosto. Ora, c’è un’estate in mezzo: Lega e Movimento 5 Stelle avranno del tempo per sanare le ferite e ricomporsi oppure per dichiarare definitivamente conclusa la loro strana convivenza a Palazzo Chigi. In una maniera o in un’altra, la mozione di sfiducia contro Salvini, da votare a settembre, sembra essere stata definitivamente neutralizzata.

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