È morto il neonato scosso dalla madre nel tentativo di calmarlo

Non ce l’ha fatta il neonato di 5 mesi, scosso violentemente dalla madre nel tentativo di calmarlo. Questa mattina sono state staccate le macchine che lo tenevano in vita artificialmente all’ospedale di Padova. La commissione medica, formata da un neurologo, un anestesista e un medico legale ha decretato ieri in tarda serata la morte cerebrale del piccolo. La Procura ha autorizzato l’espianto di fegato e cuore.

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La mamma del neonato, una 29enne originaria di Vicenza ma residente a Mestrino (Padova), è indagata per lesioni gravissime. Per cercare di calmare il piccolo, che non smetteva di piangere, lo avrebbe scosso, non accorgendosi di aver esercitato particolare forza. Davanti al pm Roberto Piccione, titolare delle indagini, e ai carabinieri la donna ha confessato: «Sono stata io, piangeva, l’ho cullato troppo forte». Sarebbe stato una sorta di black out. La 29enne infatti si sarebbe resa conto della gravità della situazione solo dopo aver riappoggiato il figlio sul lettino. Vedendo che il neonato stava male, poi, ha telefonato al 118.

Il neonato è arrivato in condizioni disperate al pronto soccorso, anche se proprio nella giornata di ieri c’era ancora una flebile speranza: «Abbiamo fatto un’Angiotac – ha detto il professor Giorgio Peri Longo, direttore del dipartimento di Salute della donna e del bambino dell’Azienda ospedaliera di Padova – che ha avuto esito positivo e abbiamo riscontrato che c’è ancora perfusione cerebrale», ossia che il sangue irrora ancora il cervello del piccolo. Per questo è stata rinviata la decisione della commissione che si sarebbe dovuta riunire e accertare la morte cerebrale del neonato. «Ripeteremo a breve l’esame – ha aggiunto il primario – e in base ai risultati valuteremo le terapie a cui sottoporre il bambino».

[CREDIT PHOTO: ANSA/DAVIDE BOLZONI]

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