Oms: «Meno morti? Il dato potrebbe tornare catastrofico»
Esponenti dell'Oms hanno parlato dell'immunità di gregge e del dato calante per quanto riguarda i morti
12/10/2020 di Ilaria Roncone
Uomo avvisato mezzo salvato. In questo caso mondo. La guardia non va abbassata guardando il dato che indica la mortalità del Covid. «L’attuale scollamento tra la crescita del numero di casi e il numero dei morti coronavirus» – che risulta più basso rispetto al primo periodo dell’epidemia – «potrebbe ridursi in maniera molto grave e catastrofica, a meno che non stiamo molto molto attenti»: a dirlo è Mike Ryan, direttore del programma emergenze dell’Oms.
LEGGI ANCHE >>> Numeri coronavirus 12 ottobre, cosa c’è di positivo e di negativo
Morti coronavirus: «Minore mortalità dovuta alla capacità di tracciamento»
«La minore mortalità è dovuta al fatto che ora siamo in grado di fare più test e tracciamenti», ha detto Mike Ryan, con la dottoressa Maria Van Kerkhove che ha sottolineato anche che adesso «curiamo molto meglio i pazienti». Sull’opzione di lasciare circolare il virus il direttore generale dell’Oms ha chiarito che, semplicemente, non si tratta di un’opzione: «Consentire a un virus pericoloso che non comprendiamo appieno di circolare liberamente è semplicemente immorale. Non è un’opzione».
Le incertezze sull’immunità Covid
Sull’immunità Covid è chiaro solamente che è «possibile solo con il vaccino» – in particolare «se viene raggiunta una soglia di vaccinazione» – e che «non ne sappiamo molto». Quello che finora è stato accertato è che «la maggior parte delle persone infettate dal virus sviluppa una risposta immunitaria entro le prime settimane, ma non sappiamo quanto sia forte o duratura questa risposta immunitaria, o come differisca per persone diverse». Il direttore generale dell’Oms ha chiarito che «ci sono stati anche alcuni esempi di persone contagiate dal Covid per la seconda volta».