Morgan a ruota libera contro Bugo e contro tutti | VIDEO
08/02/2020 di Redazione
Morgan è una furia: ha organizzato quasi una conferenza stampa parallela rispetto a quella di Bugo e non si è risparmiato affatto. La sua versione di quanto accaduto ieri sera, quando il suo compagno di esibizione ha abbandonato il palcoscenico di Sanremo 2020 in seguito a una modifica del testo da parte del cantautore nel corso della quale lo attaccava direttamente, non si limita al fatto in sé, ma cerca di spaziare oltre e di capire cosa è musica secondo lui e cosa no.
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Le parole di Morgan in conferenza stampa
«Esistono due piani, uno della verità e uno dello spettacolo. Ci devono essere gli sforzi di concentrarsi su una vicenda umana e artistica, non voglio entrare sul tema dei giochi di potere – ha detto Morgan -. L’unico mio interesse di venire qui era l’amicizia verso un cantautore che apprezzo, verso un amico. È allucinante vedere come una persona che è ancora un amico da parte mia sta agendo come un nemico caricato a molla da chi lo gestisce. Lui ha cambiato il modo di scrivermi. Mi scriveva Mozart di sto cazzo. Ieri gli ho detto figlio di puttana lo avevo ad un palmo dal naso. Poi ci sono sti cazzo di rapper che cambiano Tenco e io non posso cambiare roba mia? Bonomo ha scritto la canzone non Bugo, tutti scrivevano che era roba mia mentre ho scritto solo un verso. Lui mi ha detto di andare a Sanremo perché nessuno lo avrebbe preso e gli ho chiesto almeno di fare l’arrangiamento per i primi 50’’».
Poi Morgan è andato avanti: «Volete la verità o puttanate? Sto dicendo quello che ho vissuto. Il dono della sintesi lasciatelo a chi dice lo slogan e non ha nient’altro da dire. Io non ho fatto nulla nella canzone e ho chiesto a Bugo di modificarla ed è paradossale che io debba chiedere il permesso. Io nella vita ho sempre controllato la musica di quello che ho cantato. Nessuno mi diceva fai quell’accordo ed erano tutte mie scelte, se erano piaciuti erano grazie a me. Non mi hanno fatto fare nulla. Hanno preso Bugo perché ho messo la mia faccia, ora che era entrato io non potevo fare niente. Ma se gli facevo schifo che cazzo dovevo fare? Sono stato vilipeso e umiliato musicalmente. Loro hanno pensato di mandarmi fuori dai cojoni».
«Mi hanno fatto mobbing – accusa Morgan -. La colpa di tutto e di soave che ha fatto una frattura tra me e Bugo. Ho chiesto 55mila euro perché non mi hanno pagato nulla. Io ho portato il pop, non la Pausini che fa una nota ogni 15. La Pausini non sa fare musica. David Bowie fa musica. La dissonanza è stata sdoganata da Bach».
La delusione di Morgan per Bugo
«Non mi aspettavo nulla da Bugo, ma io sarei rimasto sul palco e avrei detto scusate morgan sta cambiando il testo. Lui deve ringraziare me. Io sono stato violentato per settimane sul posto di lavoro. Voi anche avrete subito del mobbing con delle ingiustizie ma neanche ve ne accorgete, io posso dirlo voi no. Sembro Rambo, ma sono un bravo professionista. Vi garantisco che questa è una violenza vera. Perdere il posto di lavoro è una cosa da deridere? Voi giornalisti dovreste difendere la libertà di parola».
Infine, Morgan parla del brano che ha portato a Sanremo e della genesi di questa avventura: «Per quanto mi riguarda avrei giocato su un brano migliore. Non ho fatto calcoli. Non c’è un complotto dietro. Mi hanno levato la camera, mi davano orari sbagliati, hanno occultato le partiture, hanno levato i pass ai miei collaboratori. Io non vedevo l’ora di andarmene fuori dai cojoni ma non come volevano loro. Bugo soffriva di dividere il palco con me e lo ha dimostrato stuprando la canzone di Endrigo perché Bugo non poteva cantarlo. Bugo sfigura ogni volta che apre bocca cantando al mio fianco e glielo dicevano tutti. Non emergeva perché lo massacravo e sovrastava. Si è auto eliminato, io ho voluto porre fine ad un incubo».
L’amara conclusione di Morgan
«Sono 20 anni che non ho credibilità artistica. Spesso ho più credibilità personale. Bugo è stato plagiato perche questa era la sua ultima occasione. È importante distinguere la dimensione artistica e quella umana, per la prima volta ho sofferto in modo grande perché mi hanno offeso nella mia autorità musicale. Per me è una sofferenza che non potete comprendere. Musicalmente mi hanno colpito al cuore mettendo in dubbio con argomenti insostenibili i miei atteggiamenti. La mia intenzione era portare una storia di amicizia che si è trasformata in un incubo. Allora ho deciso di farlo. L’ho fatto per questo motivo, non mi interessava altro. Ho perso un amico, spero che Bugo capisca e abbia un minimo di lucidità di mandare a fanculo il manager. Non potevo più fermarmi non volevo più venire. Sai quando ti insulti? Dici te tua madre, ma vuol dire vaffanculo punto. Quando dici figlio di puttana è un modo di dire. La parolaccia ha tutta una sua Etimologia. Non sapete l’italiano. Lì montacci tua pure é un modo di dire».