Anche il barcone con 450 migranti è stato soccorso da navi italiane
14/07/2018 di Gianmichele Laino
Aveva fatto notizia, nella giornata di ieri, la presenza di un barcone in legno a due piani con 450 migranti a bordo. L’imbarcazione di fortuna si stava avvicinando alle acque territoriali italiane di Linosa, dopo aver attraversato la zona di Malta. Matteo Salvini aveva alzato la voce, affermando che i migranti non sarebbero sbarcati in Italia e il ministro Danilo Toninelli aveva invitato Malta ad assumersi le proprie responsabilità.
Da alcune ore c’è un’imbarcazione con 450 persone a bordo che naviga nel Sar maltese. Per la legge del mare è Malta che deve inviare proprie navi e aprire il porto. La nostra Guardia Costiera potrà agire, se serve, in supporto, ma Malta faccia subito il suo dovere.
— Danilo Toninelli (@DaniloToninelli) 13 luglio 2018
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Monte Sperone della Guardia di Finanza, l’intervento sul barcone con 450 persone a bordo
Ma le cose, questa mattina, sono andate diversamente. Il barcone, infatti, è stato soccorso da navi italiane. Innanzitutto, il pattugliatore Monte Sperone della Guardia di Finanza ha fatto salire a bordo 260 dei 450 migranti, mentre altri 50 sono stati ospitati su una unità della Capitaneria di porto. A completare il trasbordo, poi, ci ha pensato il pattugliatore ‘Protector’, inserito nel dispositivo Frontex, che ha accolto gli altri migranti.
Monte Sperone, 8 persone dirette già a Lampedusa per avere soccorso medico
Ora, dal momento che il soccorso è stato prestato da navi italiane, bisognerà vedere come il governo intenderà procedere con lo sbarco. Normalmente, in queste condizioni, sono i porti italiani l’approdo più naturale per i migranti salvati. Ma i proclami dei giorni scorsi del ministro dell’Interno e del ministro delle Infrastrutture fanno dubitare di qualsiasi soluzione.
Intanto, qualche sbarco già ci sarà a brevissimo. Otto persone, tutte donne e bambini, verranno trasportate a Lampedusa con motovedette della Guardia Costiera per ricevere le primissime cure mediche. Si tratta di casi di emergenza e tra questi c’è anche quello di una donna incinta.
[FOTO di repertorio ANSA/ GDF]