Napoli prepara la «secessione» à la De Magistris: «Presto avremo una moneta da affiancare all’euro»
03/09/2018 di Gianmichele Laino
L’orgoglio partenopeo di Luigi De Magistris, primo cittadino di Napoli, lo porterà a stampare moneta. Non per finta, ma accompagnata da una serie di atti ufficiali, come le delibere di giunta. Il sindaco del capoluogo della Campania ha annunciato che presto Napoli avrà una valuta tutta sua, da affiancare all’euro. Il motivo – dice il sindaco – è quello di dimostrare che la città ha voglia di emanciparsi dal resto del Paese.
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Moneta Napoli, cos’è una valuta complementare e quali altri casi esistono
Non si tratta di un’idea nuova, né tantomeno irrealizzabile. In effetti, una cosa del genere era stata proposta – su vasta scala nazionale – anche dall’ultimo Silvio Berlusconi, che aveva proposto di affiancare la vecchia lira all’euro, in un momento di forte crisi economica e finanziaria. Tuttavia, l’esempio più vicino a quello che intende realizzare Luigi De Magistris si è svolto in Francia, nella città di Nantes, ed era stato teorizzato da un team economico griffato Bocconi. Sono in corso, in Italia, anche altri esperimenti del genere – come il Sardex in Sardegna (introdotto nel 2009) e il Tibex in Lazio (introdotto nel 2013).
La moneta napoletana rientrerebbe nelle valute complementari, strumenti di commutazione con cui è possibile scambiare beni e servizi affiancando il denaro ufficiale in via del tutto volontaria. Il loro scopo dovrebbe essere quello di promuovere la pianificazione a lungo termine, stimolando i partecipanti al circuito a investire in attività produttive connesse. I risultati, tuttavia, non sono mai stati particolarmente apprezzabili dal punto di vista pratico.
Moneta Napoli, ma non solo: gli altri provvedimenti di De Magistris
Ma la moneta di Partenope non sarà l’unico provvedimento che passerà attraverso le delibere di giunta di Luigi De Magistris. Altri due atti della sua amministrazione comunale riguarderanno la cancellazione del debito contratto dalla città nei confronti dello Stato nel corso della gestione di alcune emergenze (come il terremoto e la questione rifiuti) e l’istituzione di Napoli Città Autonoma, un manifesto politico concreto sull’autonomia della città, per l’emancipazione nei confronti del nord leghista, principale bersaglio degli attacchi del sindaco.
«Sfidiamo il ministro Salvini e l’intero Governo sul tema dell’autonomia – ha dichiarato De Magistris -. Siamo stanchi di ingiustizie e sopraffazioni. Autonomia del Sud non contro il Nord, ma per costruire un Paese in cui cessino finalmente le discriminazioni. Noi non odiamo i settentrionali, anzi, a differenza, invece, di chi odia i meridionali»