Salvini «arrabbiato come un bufalo» per il sequestro del telefono della ex moglie: «Ci sono le foto di mia figlia e le chat coi nonni»

Il leader della Lega ha commentato in questo modo l'operazione della Guardia di Finanza

26/09/2020 di Redazione

La premessa doverosa è che l’ex moglie Salvini, Giulia Martinelli, non risulta indagata dalla procura di Milano per quanto riguarda gli approfondimenti sulla questione dei camici in Lombardia e per la vicenda della Diasorin, la società che ha fornito, con assegnazione diretta, alcuni test sierologici all’ospedale San Matteo di Pavia. Ma comunque, il leader della Lega si dice molto arrabbiato, anzi «incazzato come un bufalo», per l’operazione fatta dalla Guardia di Finanza.

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Ex moglie Salvini, come il leader della Lega ha preso il sequestro del suo telefono

Il cellulare della ex moglie del leader della Lega e madre di sua figlia è stato acquisito dai militari della Guardia di Finanza: lei, che è capo della segreteria del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, è stata oggetto di questo approfondimento dei militari, così come altri membri dello staff del governatore leghista. Per questo motivo, Matteo Salvini – che ieri sera si trovava a Formello per un appuntamento elettorale e che era stato intervistato dal direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano – lancia una lunga reprimenda nei confronti dei modi utilizzati dalla magistratura e dalla Guardia di Finanza.

Salvini vuole chiamare Mattarella perché hanno sequestrato il telefono all’ex moglie

«Viene portato via un telefono – ha detto – dove ci sono le foto di mia figlia e le chat con i nonni. Non è degno di un Paese civile comportarsi così, ma neanche un mafioso viene trattato così. Darò un colpo di telefono, sperando che non mi portino via anche il mio, al presidente Mattarella che sarebbe teoricamente capo della magistratura per capire se è normale che l’Italia funzioni così».

Insomma, Salvini vorrebbe chiamare il presidente della Repubblica per lamentarsi di un atto di un’indagine, che in realtà dovrebbe tutelare i cittadini italiani – come spesso chiede lo stesso leader della Lega, quando parla di sicurezza. Il tutto perché si è detto arrabbiato di quanto accaduto il giorno prima, quando ha cercato di mettersi in contatto con la ex moglie per salutare la figlia e per darle il buongiorno e non ci è riuscito perché il dispositivo era nelle mani della Guardia di Finanza.

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