Salvini cita Muciaccia e definisce Di Maio il ministro della «colla vinilica»
17/09/2019 di Enzo Boldi
Il refrain va avanti da quasi un mese, come il ritornello del classico motivetto estivo che – pur non avendo senso – entra nelle testa e diventa un successo. Matteo Salvini, che dal 1993 non ha fatto altro che il politico tra le poltrone dei consigli comunali, di Montecitorio, del Parlamento Europeo, del Senato e del Viminale, continua a parlare di poltrone che gli altri non vogliono lasciare. E, per la prima volta da quel famoso 8 giugno, il mirino è puntato sul suo ex alleato di governo Luigi Di Maio che viene definito «ministro Vinavil».
Il senatore e segretario della Lega lo ha fatto nella sua consueta diretta video su Facebook durante la quale, per la prima volta, ha chiamato in causa l’ex socio di maggioranza dell’Esecutivo gialloverde, facendo ironia su di lui e sul fatto che abbia scelto di allearsi con il Partito Democratico. Insomma, discorsi da uomo ferito che ancora non si rende conto che – al netto delle difficoltà incontrate in quella relazione politica durata 14 mesi – a porre fine al tutto sia stato lui stesso, come peraltro raccontato in diverse occasioni.
Il ministro Vinavil Luigi Di Maio
«Di Maio ormai è ministro Vinavil, incollato alla poltrona – ha detto Matteo Salvini nel corso della sua diretta social -. Non potranno scappare all’infinito e al voto prima o poi ci si va». Le elezioni, prima o poi, ci saranno e porteranno i loro risultati. Nel frattempo, con l’obiettivo puntato sulla tripla tornata elettorale delle Regionali in Umbria, Emilia Romagna e Calabria, il leader della Lega affila gli artigli attaccando per la prima volta quell’ex alleato sempre tenuto fuori dalle sue lotte dialettiche da dare in pasto alla sua folla.
Salvini attacca l’ex alleato per la prima volta
Un piano ben delineato all’indomani della notizia dell’apertura del Movimento 5 Stelle a una lista civica per le Regionali in Umbria. Ipotesi che consentirebbe un’alleanza celata con il Partito Democratico non contravvenendo alle indicazioni votate durante l’estate sulla piattaforma Rousseau. Ed è questa apertura che ha portato Salvini a criticare per la prima volta il Ministro Vinavil Luigi Di Maio, facendo un’involontaria citazione di Giovanni Muciaccia.
(foto di copertina: ANSA/MATTEO BAZZI)