Il ministro Fontana smentisce in aula il M5S: «Patrocinio al Congresso delle Famiglie confermato»
20/03/2019 di Gianmichele Laino
Camera, question time. Pochi deputati nell’emiciclo. Il ministro Fraccaro del M5S nei banchi del governo, insieme a lui il ministro della Famiglia della Lega Lorenzo Fontana. È proprio lui a rispondere sulla domanda relativa al patrocinio del governo al prossimo Congresso delle Famiglie tradizionali che si svolgerà a fine marzo a Verona. Ed è proprio lui a confermare che questo patrocinio non è stato tolto, ma che anzi ci sarà.
Ministro Fontana conferma il patrocinio del governo al Congresso delle Famiglie
Il tutto nell’imbarazzo generale dei pentastellati presenti, che preferiscono chiudersi nel silenzio o ostentare una certa indifferenza sul tema. «Vorrei chiarire alcune notizie, prive di fondamento – ha detto Lorenzo Fontana intervenendo in risposta al deputato di Fratelli d’Italia Marcello Gemmato -. Il mio orientamento, quale ministro di questo governo è stato ed è quello di concedere il patrocinio. È un orientamento che intendo confermare, così come intendo confermare la mia presenza all’evento».
Dunque, tutto confermato. Nonostante le dichiarazioni, qualche settimana fa, del sottosegretario alla presidenza del Consiglio in quota M5S, Vincenzo Spadafora, che aveva negato l’accordo del governo sul patrocinio al Congresso delle Famiglie tradizionali. Quello di Fontana è l’ennesimo schiaffo della Lega al Movimento 5 Stelle che sembra essere ormai in balia completa dell’alleato di governo, a cui fa fare il bello e il cattivo tempo.
Il M5S ostaggio del ministro Fontana sul Congresso delle Famiglie di Verona
Il ministro della Famiglia e della Disabilità Fontana ha poi proseguito il suo intervento al Question Time della Camera: «La concessione del patrocinio risale a novembre – ha aggiunto – e appare sorprendente che questa questione sia stata affrontata solo adesso dalla stampa. Voglio chiarire che non abbiamo ricevuto alcuna richiesta di revoca del patrocinio, solo una richiesta di approfondimento istruttorio».