Caso mensa a Minerbe, Fratoianni attacca: «Fa schifo umiliare così una bambina»

Le hanno dato del tonno e dei cracker a mensa, perché i genitori erano indietro con i pagamenti del servizio di ristorazione scolastico. Il caso avvenuto a Minerbe ha tenuto banco per tutta la giornata di oggi. Il provvedimento è stato voluto dal sindaco della Lega della cittadina in provincia di Verona ed è stato giustificato con il fatto di voler essere corretti anche nei confronti di tutte le famiglie che pagano regolarmente la mensa. 

Minerbe, il caso della bambina a cui è stato dato tonno e cracker a mensa

La domanda è: ha senso discriminare in questo modo una bambina, una minorenne, che senz’altro non può avere colpe per i mancati pagamenti dei familiari. Era davvero necessario un provvedimento così duro, quasi da collegio medievale, per quello che è accaduto? La posizione più forte, oggi, arriva in ogni caso dal segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, impegnato quest’oggi nella nascita del cartello elettorale per le europee 2019, La Sinistra.

Nicola Fratoianni annuncia un’interrogazione sul caso di Minerbe

«Ma quanto fa schifo discriminare ed umiliare una bambina di 8 anni perchè la famiglia non riesce a pagare la retta della mensa? Non era bastata la vicenda di Lodi?». Fratoianni ha intenzione di presentare un’interrogazione in Parlamento, in modo tale da permettere anche all’esecutivo di occuparsi della vicenda, coinvolgendo anche il ministro della Pubblica Istruzione Marco Bussetti.

«Di fronte ad un’insopportabile discriminazione verso un minore – ha proseguito il leader di SI – mi auguro che vi sia un’azione della magistratura che verifichi questa vicenda e faccia il suo corso. E magari- conclude Fratoianni – anche il ministro dell’istruzione leghista faccia qualcosa di buono di fronte a questo miserabile ed inaccettabile episodio».

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