Lo scivolone di Milena Gabanelli che per rappresentare i tedeschi usa un cappello nazista

Le infografiche di DataRoom di Milena Gabanelli rappresentano da sempre un elemento in più del suo nuovo prodotto giornalistico realizzato per il Corriere della Sera. Questa volta, però, qualcuno sembra aver decisamente esagerato. Nell’ultimo servizio di DataRoom intitolato Debito: un’idea per uscirne vivi e tornare a crescere, i grafici che hanno supportato il lavoro di Milena Gabanelli hanno utilizzato un cappello nazista per rappresentare la Germania.

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Milena Gabanelli cappello nazista per identificare la Germania

Dall’altro lato, invece, per Parigi si è deciso di scegliere la feluca napoleonica. Ma il copricapo della Wehrmacht nazista, con tanto di croce uncinata, ha rappresentato davvero un errore incredibile, che non è sfuggito al popolo del web. Che ha iniziato immediatamente a protestare nei confronti della Gabanelli.

Uno scivolone che capita proprio nel bel mezzo di una polemica tra la stampa italiana e quella tedesca. Nei giorni scorsi, i giornali di Berlino non erano stati teneri nel descrivere il delicato stallo in cui è piombata la situazione politica italiana, con l’ascesa del populismo di Matteo Salvini e Luigi Di Maio e con la rinuncia all’incarico di Giuseppe Conte, dopo l’impuntatura del Colle sul nome di Paolo Savona come ministro dell’economia.

Milena Gabanelli cappello nazista, un luogo comune non adatto

Per parlare dell’Italia, diverse testate tedesche hanno utilizzato deprecabili luoghi comuni sull’Italia e sugli italiani, che sono stati unanimemente condannati da tutta la stampa nazionale. Cadere in una banalità come quella di un cappello nazista per identificare il popolo tedesco, non fa altro che utilizzare la stessa retorica tanto censurata negli ultimi giorni.

Milena Gabanelli cappello nazista, le scuse della redazione di DataRoom

In ogni caso, le proteste arrivate all’indirizzo della redazione di DataRoom hanno spinto Milena Gabanelli a chiedere scusa per la svista. «Buongiorno, è stato un errore grafico che ci è sfuggito – c’è scritto su Twitter -. Grazie della segnalazione. Ci scusiamo molto e lo cambiamo subito perché non era e non è questo il senso».

 

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