Milan fuori dall’Europa per un anno: ecco perché

Milanexit. Si potrebbe sintetizzare così la vicenda in base alla quale la Camera arbitrale dell’Organo di Controllo Finanziario per club dell’Uefa ha deciso di tenere fuori il club rossonero dalla prossima Europa League 2018/2019. Una sentenza decisamente pesante per il club di Milano, che ora avrà dieci giorni di tempo per presentare ricorso al Tar di Losanna.

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Milan fuori dall’Europa: la sentenza dell’Uefa

La formula utilizzata nel comunicato non è chiarissima: «Il club è escluso dalla partecipazione nella prossima competizione europea per la quale si qualificherà nelle prossime due stagioni: quindi una competizione nel 2018-19 o 2019-20, a secondo del raggiungimento della qualificazione». Il chiarimento, comunque, arriverà nelle prossime ore sul sito ufficiale della Uefa, ma dalle prime indicazioni in casa Milan, la versione confermata è quella di un anno di squalifica.

Perché il Milan è stato escluso dalle competizioni europee. I rossoneri, secondo i principi stabiliti dall’Uefa, avrebbero violato il fair play finanziario, quel principio che si basa su tre fattori: nessuna presenza di debiti arretrati verso altre società, dipendenti e/o autorità, fornitura di informazioni finanziarie che riguardano il futuro, pareggio di bilancio obbligatorio. In molti, in Europa, hanno ottenuto delle deroghe in questo senso, ma la situazione del Milan è sembrata sin da subito a rischio.

Le scarse rassicurazioni, infatti, sulla solidità della società di proprietà di Li Yonghong (che tuttavia, a breve, potrebbe passare al Fondo Elliott che ha coperto tutte le ricapitalizzazioni societarie, senza ottenere in cambio un euro dal proprietario cinese) e il mercato esagerato dell’ultima stagione hanno spinto gli esperti della Uefa a emettere una sentenza di condanna che sa di beffa per la squadra allenata da Rino Gattuso. In modo particolare, secondo la nota emessa dalla Uefa, il Milan sarebbe stato condannato per la violazione della regola del pareggio di bilancio.

Milan fuori dall’Europa, il giorno terribile dei rossoneri

Niente da fare quindi. Nell’ambiente rossonero, nei giorni scorsi, non era trapelato ottimismo a proposito della vicenda. La sentenza Uefa è la seconda mazzata in poche ore per i tifosi: questa mattina, infatti, si erano interrotte bruscamente le trattative per l’acquisizione della società da parte dell’imprenditore statunitense di origine calabrese Rocco Commisso: Li Yonghong non è rimasto soddisfatto dalla proposta avanzata dal magnate e ha interrotto il tavolo di confronto. Il futuro del Milan, dopo questo drammatico 27 giugno 2018, è sempre più incerto.

 

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