Uefa, sospeso il procedimento nei confronti del Milan
05/06/2019 di Gianmichele Laino
La camera giudicante di Nyon ha emesso la sentenza Uefa in merito alle violazioni delle regole del Financial Fair Play nel 2015-2018 da parte del Milan e relativa alla partecipazione alla prossima edizione dell’Europa League, torneo al quale la squadra si era qualificata in virtù del quinto posto nel campionato di Serie A 2018/2019.
Milan, la sentenza dell’Uefa sulla partecipazione all’Europa League
La decisione, al solito molto complessa, è una sospensione del secondo procedimento che il Milan aveva in corso (quello del triennio 2015-2018) in attesa che il TAS si pronunci sul caso del triennio precedente. Alla società, infatti, era già capitato un caso di questo tipo. Per il triennio precedente (2014-2017), tuttavia, la sanzione dell’esclusione dalle coppe europee non arrivò.
In attesa della sentenza del TAS, tuttavia, il Milan dovrebbe ancora prendere parte alla prossima Europa League. Non è chiaro invece se, in caso di squalifica dei rossoneri dalla prossima Europa League, chi prenderà il posto del Milan nella competizione europea del prossimo anno. L’ipotesi riguarda il fatto che la Roma potrebbe accedere all’Europa League direttamente dalla fase a gironi, saltando il fastidioso preliminare estivo. Così come potrebbe essere probabile che il Milan, che ha preceduto in classifica i giallorossi e il Torino, lasci il proprio posto alla squadra di Urbano Cairo.
Il documento Uefa
La sentenza UEFA recita: «La sospensione del procedimento rimarrà in vigore fino a dopo l’emissione della sentenza nei procedimenti CAS in corso, relativi alla sanzione imposta al club per mancato rispetto del requisito di pareggio di bilancio per il periodo segnalato inerente agli anni 2015, 2016 e 2017».
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