Per Salvini l’emergenza Covid c’è solo quando 129 migranti sono positivi (asintomatici) a Treviso
30/07/2020 di Enzo Boldi
Da giorni Matteo Salvini continua a predicare la fine dell’emergenza sanitaria. Secondo il leader della Lega, appoggiandosi alle dichiarazioni di diversi medici ed esperti (Zangrillo e Bassetti), la maggior parte dei nuovi contagiati hanno una carica virale basse (come confermato dai tamponi) e sono asintomatici. Per questo motivo non ci sarebbe, secondo lui (anzi, loro) più alcun pericolo. Una narrazione che è stata aspramente contestata anche da altri esperti, dividendo la popolazione che – non avendo criteri medici assoluti – non può che decidere di optare per una o per l’altra narrazione. Ma il tutto diventa strumento di propaganda quando a risultare contagiati sono i cittadini stranieri, come accaduto con i migranti positivi a Treviso.
Partiamo dalla cronaca. In queste ore c’è una reale emergenza in Veneto con il più grande focolaio attivo d’Italia. Ben 129 persone – come si legge nel comunicato della ULSS2 di Treviso – tra migranti e personale che lavora all’interno della struttura che li ospita sono risultati positivi ai tamponi Covid effettuati. Come spiegano le testate locali, come Treviso Today, si tratta di asintomatici (quelle persone che, in pratica, non presentano i classici sintomi da infezione da Coronavirus). L’edificio, si tratta dell’ex Caserma Serena dei Carabinieri, è stato messo in sicurezza, disponendo la quarantena obbligatoria per tutti gli ospiti (e i lavoratori) presenti all’interno. E così Salvini tratta la notizia dei migranti positivi a Treviso.
‼️ ULTIM’ORA
Immigrati mandati a Treviso, ben 129 trovati positivi al Virus!
Se tornerà l’epidemia, sappiamo chi ne sarà colpevole. pic.twitter.com/TSji8TZOSo— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) July 30, 2020
Migranti positivi a Treviso: 129, tutti asintomatici
Insomma, la situazione è da tenere sotto controllo perché il rischio di ampliare questo focolaio, già molto ampio, è molto concreto. Questo fatto è incontrovertibile e ora dovrà essere gestito al meglio per evitare che tutto ciò accada. Detto questo, però, appare evidente (ancora una volta) come il leghista tratti questi fatti di cronaca, suddividendoli per provenienza geografica. Perché sostenere che l’italiano asintomatico non rappresenti un’emergenza sanitaria, mentre il migrante positivo e asintomatico diventa pericolosissimo? La risposta è la propaganda.
(foto di copertina: da Google Maps + Tweet di Matteo Salvini)