I migranti occupano spazi della chiesa di Claviere: il parroco e Fratelli d’Italia protestano

27/03/2018 di Redazione

Da giovedì 22 marzo gli attivisti di Briser les Frontières, impegnati nell’assistenza ai migranti che hanno intenzione di passare il confine italo-francese attraverso le Alpi, hanno occupato un locale della parrocchia di Claviere, in Alta Val di Susa a 1760 metri di quota.

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La motivazione di questa scelta, dopo il caso della donna incinta morta in ospedale a Torino dopo essere stata respinta a Bardonecchia,  è stata la seguente: “Il flusso di persone che arriva al confine è sempre più forte e le pratiche di solidarietà diretta messe in atto in questi mesi non sono più sufficienti. Per questo sentiamo – si legge in un comunicato su Facebook – sempre di più la volontà di sollevare il vero problema, che è la frontiera, con forza maggiore. Abbiamo occupato i locali sottostanti la chiesa anche perché si è resa sempre più evidente la necessità di avere tempi e spazi per organizzarci e parlare con le persone che a decine ormai ogni giorno cercano di attraversare questo confine“.

Le condizioni meteo a Claviere per i prossimi giorni danno neve e minime fino a -4°, dettaglio che non ha impedito al parroco Angelo Bettoni di parlare di “invasione senza permesso”. A mostrare la propria solidarietà all’uomo di chiesa ci ha pensato anche la neodeputata di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli:

Le Alpi non possono diventare un campo profughi con l’assenso e la complicità dell’Europa che a parole si dice solidale ma scarica sulle nostre sole spalle il peso di questa situazione ormai inaccettabile. Abbiamo voluto dare la solidarietà e metterci a disposizione del parroco di questa chiesa di frontiera lasciato solo ad affrontare l’emergenza. L’Italia e questi luoghi non possono essere chiamati a farsi carico di tutti coloro che vengono nel nostro Paese a richiedere asilo

(Credits foto: Facebook)

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