Libero vuole mandare i «migranti climatici» sulle isole artico perché lì «fa freddo»
03/09/2019 di Enzo Boldi
Un articolo intriso di insana (e a tratti becera) ironia è comparso nell’edizione di Libero di martedì 4 settembre 2019. Il tema, su cui il quotidiano di Feltri ha da sempre ironizzato arrivando al limite della negazione delle evidenze pur di mantenere dritta la propria linea editoriale, è quello del riscaldamento globale, questione che sta diventando (seppur ancora con pochi riflessi) argomento di discussione a livello mondiale. Se poi a tutto ciò Libero riesce a unire il tema delle migrazioni, ecco che la ratatouille tocca vette inesplorate. Ed ecco che l’emergenza climatica e i migranti climatici vengono presi di mira da Gianluca Veneziani.
Il tutto parte dall’unica notizia vera: il ritiro dei ghiacciai ha rivelato l’esistenza di un arcipelago a nord della Russia, nel bel mezzo del Circolo polare Artico. Ed ecco che, secondo il giornalista di Libero, quelle isole dovrebbero diventare la meta dei cosiddetti migranti climatici che – secondo lui – fuggono solo dal caldo che è arrivato per colpa del riscaldamento globale. E su questo fa molta ironia, come è facile aspettarsi.
L’ironia di Libero sui migranti climatici
In buona parte dell’articolo, infatti, si fa riferimento a questa ricerca di refrigerio che sarebbe ben in linea con il freddo polare dopo una vita in fuga da terre aride e bollenti, con tanto di possibilità di essere «pionieri» di queste nuove terre concesse a loro gratuitamente. Il tutto condito da una sottile (neanche troppo) linea ironica che accompagna tutto il pezzo a firma Veneziani, tra luoghi comuni e sentito dire alla «ma se fa freddo, perché parlate di riscaldamento globale?» che il buon Vittorio Feltri sfoderò in un editoriale dello scorso 6 maggio e rintuzzò nei giorni seguenti.
Il finale sulla Eldorado, i barchini e l’iceberg
Ma se la tesi è discutibile, il finale è addirittura inaccettabile. E lo citiamo testualmente: «A quel punto, le isole sperdute a nord dell Russia diventerebbero il nuovo Eldorado, l’Atlantide splendente di chiunque vorrebbe vivere. Da isola che non c’è a isola del Tesoro. E saremmo noi occidentali a trasferirci lì a bordo di barche di fortuna, sperando di non imbatterci in qualche Iceberg…». Con i tre puntini di sospensione da riempire.
(foto di copertina: Andrey Nekrasov/ZUMA Wire/ZUMAPRESS.com + Libero Quotidiano del 4 settembre 2019)