Il ministro dell’Istruzione francese ha detto che Microsoft 365 gratuito nelle scuole non va bene

Ci sono perplessità sia per la conformità della piattaforma al concetto di cloud first (e al trattamento dei dati personali), sia per la concorrenza

17/11/2022 di Redazione

C’è un problema com Microsoft 365 in Francia. Come ha sempre fatto, il colosso di Redmond ha permesso alle scuole e alle università – e a chi le frequenta – di scaricare una versione gratuita del suo pacchetto. Una proposta ritenuta allettante, perché permette di avere libero accesso a quello che una volta veniva chiamato “pacchetto Office” e a tutta una serie di altri servizi per la gestione delle mail e delle comunicazioni interne. Sul tema è stata fatta, in estate, una interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione che, qualche giorno fa, ha risposto picche. Per Microsoft 365 in Francia, dunque, si assiste al medesimo processo che, ad esempio, Google Analytics ha dovuto affrontare in Italia, dopo la decisione del Garante della Privacy.

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Microsoft 365 in Francia: il problema relativo alla compatibilità con il concetto di cloud first

Il ministero ha risposto innanzitutto sulla compatibilità di Microsoft 365 con il sistema del cloud first (previsto per tutti i servizi informatici presenti sul territorio francese e non solo), sia con il GDPR, il regolamento europeo sulla privacy, soprattutto per quanto riguarda il trasferimento dei dati personali verso Paesi terzi che, quindi, non hanno lo stesso livello di sorveglianza della privacy rispetto all’Unione Europea.

«La circolare del Presidente del Consiglio invita i vari ministri a garantire che le offerte di cloud commerciale utilizzate dagli enti e dai servizi pubblici posti sotto la sua autorità siano immuni da ogni regolamentazione extracomunitaria e beneficino della qualificazione SecNumCloud o di una qualificazione europea equivalente» – ha detto in risposta all’interrogazione parlamentare il ministro dell’Istruzione francese. Su questo aspetto, rilevando la mancata aderenza di Microsoft 365 al principio francese del cloud first, il titolare del dicastero ha proseguito: «Il ministero ha chiesto di interrompere qualsiasi implementazione o estensione di questa soluzione e di quella di Google, che sarebbero contrarie al GDPR».

Eccezioni sono state sollevate anche dal punto di vista della correttezza della concorrenza: si appura che l’offerta gratuita di Microsoft è conveniente e fatta in buona fede, ma si evidenzia anche come il settore pubblico – per l’utilizzo di beni e servizi – debba sempre essere regolamentato dalle canoniche procedure di appalto, nel rispetto dei codici statali.

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