Microchip inseriti nella pelle al posto delle carte d’identità, la sperimentazione in Svezia

14/05/2018 di Redazione

3mila cittadini svedesi si sono fatti impiantare nella pelle dei microchip per sostituire le carte d’identità, i biglietti del treno e per timbrare l’ingresso a lavoro.

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Come ha rivelato l’agenzia di stampa AFP, negli ultimi tre anni il paese scandinavo ha deciso di testare in maniera sempre più ampia questa possibilità.

Questi microchip promettono di riaprire il dibattito sui confini dell’utilizzo etico della tecnologia e, anche se non c’è nessuna limitazione su un loro utilizzo per sostituire le carte di credito, si tratta di un’eventualità ancora inesplorata.

La procedura d’inserimento ricorda quella dei piercing. Chi ha deciso di farlo ha dichiarato di sentire solo un piccolo fastidio dato dalla grandezza di questi strumenti, simili a un chicco di riso.

La modificazione del proprio corpo con la tecnologia viene definita biohacking. In Svezia, da quattro anni è attivo il gruppo Bionyfiken il quale opera anche negli Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Messico.

Il paese scandinavo rimane comunque il più attivo nel test di queste pratiche.

Nel 2015, il fondatore di Bionyfiken Hannes Sjöblad dichiarò a Tech Insider:

Il corpo umano è la prossima grande piattaforma. Il corpo connesso è già un fenomeno. E questo impianto è solo una parte di esso. Stiamo aggiornando i nostri corpi con la tecnologia su larga scala già con i dispositivi indossabili, ma tutti questi saranno impiantabili tra cinque e dieci anni. Chi vuole portare un goffo smartphone o smartwatch quando puoi averlo tra le unghie? Penso che sia la direzione verso cui si sta andando

Per chi teme un possibile hackeraggio o un diretto controllo da parte di qualche potere occulto può dormire sonni tranquilli.

Il sistema di questi impianti non è così avanzato e i dati raccolti sono troppo limitati per scenari di questo tipo.

(Foto credits: Twitter)

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