Meta non ha presentato ricorso contro le limitazioni di Instagram e Facebook imposte in Russia

Meta avrebbe dovuto rivolgersi alla Cassazione russa, ma il limite di tempo entro cui l'azienda era tenuta a farlo è stato ormai superato

09/11/2022 di Redazione

Il mese scorso la Russia ha inserito Meta, società proprietaria di Facebook, Instagram e WhatsApp, nella lista delle organizzazioni estremiste e terroristiche fornita dal Servizio federale di monitoraggio finanziario della Federazione Russa, noto come Rosfinmonitoring. L’utilizzo dei principali social network, tra cui Facebook e Instagram, era stato già limitato in Russia e a marzo Meta è stata dichiarata «organizzazione estremista». L’utilizzo di WhatsApp da parte dei cittadini russi non ha subito le stesse limitazioni.

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Le vicende processuali di Meta in Russia

Meta aveva presentato un ricorso contro la decisione di dichiarare l’azienda un’«organizzazione estremista» in Russia ma il tribunale di Tverskoy di Mosca aveva respinto la richiesta di Meta. L’agenzia di stampa russa RIA Novosti ha spiegato in un articolo pubblicato oggi che Meta non ha presentato un nuovo ricorso contro la decisione di vietare l’utilizzo dei social network di sua proprietà nel Paese e contro la decisione di dichiarare le sue attività “estremiste”. Meta avrebbe dovuto rivolgersi alla Cassazione russa, ma il limite di tempo entro cui l’azienda era tenuta a farlo è stato ormai superato. Come spiega RIA Novosti, Meta ha perso così l’opportunità di impugnare ulteriormente la decisione del Tribunale di Tverskoy di Mosca anche presso la Corte Suprema della Federazione Russa. RIA Novosti ha riferito anche che la Russia avrebbe affermato che non sono previste punizioni per i cittadini russi che proveranno comunque ad accedere alle piattaforme nonostante il divieto imposto dalla legge russa. In molti infatti utilizzano le VPN, cioè reti private virtuali che garantiscono una maggiore protezione dei dati, per collegarsi a Internet e utilizzare i social network di proprietà di Meta. In Russia lo stesso utilizzo delle VPN è fortemente ostacolato dal governo che nel corso dell’ultimo anno ha bloccato l’accesso a numerosi servizi di questo tipo.

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