Messi non ha risposto alla convocazione del Barcellona per sottoporsi al tampone

La Pulce è sempre più lontana dai blaugrana

30/08/2020 di Gianmichele Laino

Lionel Messi, dopo il fax inviato al Barcellona, ha anche rinunciato al tampone. Non è stato certo un tentativo di evitare di farsi analizzare per sfuggire ai controlli anti-Covid: piuttosto si tratta dell’ennesimo schiaffo alla sua squadra, con cui ha ancora un contratto, ma dalla quale vorrebbe andar via definitivamente questa estate. Il calciatore blaugrana ha consumato un altro passo verso l’addio.

LEGGI ANCHE > Divorzio Messi-Barcellona: i social esplodono e l’Inter sogna

Messi non si sottopone al tampone

Oggi, infatti, il Barcellona torna a radunarsi in vista della prossima stagione, dopo le brevi vacanze. Per questo motivo, la squadra si sarebbe dovuta sottoporre al tampone per poter riprendere gli allenamenti nella giornata di domani. Lionel Messi ha fatto capire subito le sue intenzioni non presentandosi alla Ciutat Esportiva Joan Gamper.

Il nuovo allenatore Ronald Koeman non lo ha visto arrivare (l’appuntamento era per le 10 di questa mattina), mentre ha potuto salutare Luis Suarez, il centravanti uruguaiano che pure non rientrerà nei piani societari per quest’anno (e che quindi lascerà il Barcellona). Mentre Suarez ha risposto alla convocazione, Messi ha evitato anche questo passaggio formale, segno che la rottura con la dirigenza è totale.

La Pulce non si allenerà con il Barcellona

La Pulce ha una clausola da 700 milioni di euro che lo rende praticamente inarrivabile. Per questo vorrebbe rescindere il proprio contratto per scrollarsi di dosso questo vincolo. Ma la società non ha intenzione di perderlo a zero euro. Anzi, non avrebbe intenzione di lasciarlo andare. L’attaccante è di avviso completamente opposto. E il gesto di oggi lo conferma ulteriormente. Messi non si allenerà con il Barcellona, non inizierà la sua preparazione con i compagni, sarà sempre più un corpo estraneo nell’universo blaugrana: fa parte della guerra di nervi per forzare i dirigenti a trovare una soluzione definitiva, che non contempli la sua permanenza in Spagna.

Share this article