La Lega pressa e il parroco rinuncia alla messa per Carola Rackete
09/07/2019 di Enzo Boldi
Don Roberto Beretta ci aveva provato a ‘sfidare’ il suo paesino, Pieve Porto Morone (in provincia di Pavia), che alle ultime elezioni aveva consacrato la Lega come primo partito con oltre il 60% delle preferenze. Poi, però, è arrivato il passo indietro dopo che – sul bollettino della sua parrocchia di San Vittore Martire – aveva riportato la sua decisione di celebrare una messa per Carola Rackete e «tutte le donne di coraggio che mettono la legge di Dio prima della legge degli uomini».
Il primo a scatenare la polemica era stato il ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, leghista e originario di Pavia, che aveva parlato di «pagliacciata» e aveva accusato il parroco di Pieve Porto Morone di non pensare «prima ai parrocchiani». Poche ore dopo era arrivato anche l’immancabile post social di Matteo Salvini che aveva usato ‘ironia’ per criticare la scelta del prelato.
Annullata la messa per Carola Rackete
Tanto rumore, con gogne mediatiche annesse (come al solito). Alla fine, nella tarda serata di ieri – come riporta Il Corriere della Sera – il parroco di Pieve Porto Morone ha deciso di rinunciare alla messa per Carola Rackete, anche dopo un confronto con il vescovo: «Continuerò a pregare per tutti i migranti, per tutti i morti in terra e in mare. Per tutti coloro che in nome dei diritti fondamentali si prestano ad accogliere e ad assistere – ha detto don Roberto Beretta -. Dopo un confronto con il Vescovo, abbiamo ritenuto di sospendere la messa per Carola in programma venerdì 12 luglio».
Pieve Porto Morone, un piccolo fortino della Lega
Evidentemente anche i cittadini di Pieve Porto Morone non avevano preso di buon grado quell’avviso sul bollettino settimanale della parrocchia di San Vittore martire. Alle ultime elezioni europee, infatti, il 60% degli abitanti del piccolo comune del Pavese ha votato in favore della Lega. Numeri altissimi – ma non è una novità in quella zona che ha dato i natali, tra gli altri, anche al ministro del Carroccio Gian Marco Centinaio che per primo aveva ‘denunciato’ la messa per Carola Rackete – che hanno portato, dopo un consulto con il Vescovo, a bloccare la celebrazione.
(foto di copertina: ANSA/ RAFFAELE VERDERESE)