Italia sull’attenti per la bozza del Mes, senza condizionalità ma con «sorveglianza rafforzata»

Senza condizionalità ma con «sorveglianza rafforzata» da parte di Commissione e Bce. Nella bozza del Mes la richiesta dell’Italia di assenza di condizionalità è stata rispettata, con un passaggio finale che mette sull’attenti il governo. Il monitoraggio da parte dell’UE sulla gestione dei soldi è inevitabile, certo, ma l’Italia è decisa a trattare – il prossimo 8 maggio – per ottenere la garanzia che la sorveglianza non significhi condizionalità aggiuntive, cambio di scenari nel mentre o un programma come quello ideato per la Grecia.

LEGGI ANCHE >>> Fratelli d’Italia «non condivide» l’occupazione del Parlamento della Lega

Pronta la bozza del Mes sanitario senza condizionalità di accesso

Il contratto è pronto e detta le regole per l’attivazione del  Meccanismo europeo di stabilità contro la pandemia, 240 miliardi accessibili a tutte gli stati dell’Eurozona senza condizionalità macroeconomiche di accesso. Ora la palla passa ai vari governi, con l’Italia che avrà a disposizione 36 miliardi da spendere «per finanziare i costi sanitari diretti e indiretti, cure e prevenzione» relativi all’emergenza coronavirus, spiega il capitoletto dedicato ai vincoli di accesso. La negoziazione della carta è prevista per l’8 maggio, giorno in cui i ministri delle Finanze dei vari paesi dovranno comunicare la decisione finale.

Formulazione dal compromesso tra Gualtieri e Eurogruppo

La formulazione nel Mes che garantisce come unico vincolo l’utilizzo dei fondi richiesti «per finanziare i costi sanitari diretti e indiretti, cure e prevenzione» dà la possibilità ai paesi di spendere il denaro in maniera flessibile ed è un successo del ministro dell’Economia italiano Gualtieri, frutto del compromesso con l’olandese Hoekstra all’Eurogruppo di aprile. Vincoli lontani da quelli della Grecia e un prestito che può arrivare fino a una somma pari al 2% del Pil del 2019; il denaro dovrà essere speso entro un anno – periodo estendibile di sei mesi fino a due volte – con i fondi reperiti anche tramite “Social Bonds”. Rimangono aperti i tassi e i tempi del rimborso del prestito, con una nota tra parentesi quadre che accenna al lasso di tempo di 10 anni

 

(Immagine copertina dal profilo Twitter di Gualtieri)

Share this article