Salvini e il paragone sul Mes: «Anche l’usuraio ti offre soldi facili»
26/07/2020 di Gianmichele Laino
Matteo Salvini si spinge oltre rispetto a quanto affermato nei giorni scorsi, confermando una tendenza delle ultime ore: alzare l’asticella delle sue dichiarazioni per ottenere un maggiore coinvolgimento emotivo. O, almeno, fare un tentativo in questa direzione. Nel corso di un’intervista al quotidiano Il Giornale, il leader della Lega ha fatto un paragone piuttosto forte tra il Mes e l’usuraio.
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Salvini e il paragone tra il Mes e l’usuraio
«Anche l’usuraio ti propone soldi comodi – ha detto Matteo Salvini -, ma quando entri nel giro dell’usura sei finito. È quello che sta succedendo in questo momento in Italia. Lo Stato non ti aiuta e molti finiscono nelle mani della ‘ndrangheta. Quando torneremo al governo non ci sarà bisogno di alcun Mes né di altre diavolerie. All’opposizione si possono avere idee diverse, anche se dispiace».
In più c’è anche quell’altro riferimento alla criminalità organizzata che davvero, si immagina, farà arrabbiare le istituzioni europee. Per Matteo Salvini aderire al Mes equivarrebbe a farsi commissariare dall’Unione Europea, mentre accadrebbe il contrario se lo stato emettesse buoni del tesoro. In quel caso – ricorda Salvini – i soldi dello Stato andrebbero restituiti agli italiani e non a un fondo che ha sede in Lussemburgo.
Mes e l’usuraio, la necessità di alzare i toni del confronto
Le parole di Matteo Salvini sul Mes arrivano all’indomani dell’inchiesta che ha coinvolto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Per questo motivo, oltre a difenderlo, ha bisogno di dichiarazioni molto forti che possano spostare l’attenzione da un piano all’altro. Lo fa usando un argomento che sui social network sembra avere molta presa, sin dai tempi del lockdown: per il suo elettorato, infatti, il Mes è visto come una sorta di tenaglia per lo stato italiano. Il paragone con l’usura va proprio a rafforzare questa impressione.