Mentana chiede all’Agcom di non insegnargli il lavoro

Le parole del direttore del Tg La7 dopo che l'autorità aveva comunicato che ci sarebbero stati procedimenti sanzionatori contro Rai, Rti, La7 e Sky

29/09/2022 di Redazione

L’Agcom ha ritenuto che le emittenti televisive di Rai, Rti, La7 e Sky non abbiano rispettato i tempi di parola o la corretta proporzionalità nella rappresentazione delle forze politiche nella settimana di campagna elettorale che ha preceduto il voto del 25 settembre. Per questo motivo, l’autorità garante delle comunicazioni ha fatto sapere, sempre attraverso una nota ufficiale, che prenderà dei provvedimenti sanzionatori nei confronti delle emittenti televisive. A questo proposito, è intervenuto – nel corso del Tg La7 di ieri – Enrico Mentana, direttore del telegiornale della rete di Urbano Cairo, che si è lasciato andare a una dura reprimenda delle parole dell’Agcom. La lettura del comunicato dell’autorità ha portato inevitabilmente a un immediato commento di Mentana contro Agcom.

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Mentana contro Agcom per il possibile provvedimento sanzionatorio nei confronti (anche) di La7

«Mi sento di parlare non solo a nome di La7 – ha detto Mentana nel corso del suo telegiornale -. Non insegnateci a fare il nostro lavoro. Se ci sono squilibri evidenti parliamone, se qualcuno non fa il suo lavoro con disciplina e onore è un conto, ma fare questo tipo di affermazioni è singolare». Enrico Mentana è noto per aver inventato il format della maratona elettorale. L’approfondimento politico è la cifra stilistica dell’informazione di La7 che si trova a coordinare. È normale che nell’ultima settimana prima del voto le trasmissioni fossero incentrate sul tema della politica e delle elezioni.

Mentana ha anche parlato del principio del bilancinoovvero di quella tendenza – che l’Agcom richiederebbe – di assoluto equilibrio e proporzionalità degli spazi di comunicazione per le varie forze politiche in campo. Il giornalista sostiene che utilizzare questo principio in trasmissioni di approfondimento porterebbe a una carenza e a un difetto di comunicazione per l’audience.

I precedenti di Agcom in queste elezioni

In queste elezioni 2022, l’Agcom è stata particolarmente attenta e ha emesso diversi provvedimenti che sono stati oggetto di analisi e discussioni: ricordiamo innanzitutto lo stop al confronto Letta-Meloni che si sarebbe dovuto svolgere negli studi di Porta a Porta (per la mancata rappresentanza delle altre forze politiche), passando anche per la delibera che ha messo nel mirino la trasmissione Il cavallo e la torre di Marco Damilano, andata in onda su Raitre (una puntata con intervista a Herny-Levy è stata contestata perché troppo sbilanciata a sfavore delle forze politiche di destra). Ora, l’Agcom ha messo nel mirino tutte le principali emittenti televisive: a quanto pare, tutti hanno avuto i loro peccatucci rispetto alla regola della par condicio. Ma visto che tutti potranno essere sanzionati, forse non è il caso di modificare una legge che non sembra essere più al passo con i tempi?

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