Meluzzi e gli scenari da ‘peste manzoniana’ del Coronavirus | VIDEO

21/02/2020 di Enzo Boldi

I timori che il Coronavirus – o, per meglio dire, il Covid-19 (la malattia) – possano mietere un numero di vittime molto elevato non solo in Cina sono legittimi. I numeri, per il momento, parlano però di un tasso di mortalità inferiore al 2% dei casi di contagio ufficiali. Non una buona notizia, ma un’informazione che indica come il rischio di una pandemia sia possibile, ma ancora lontano dall’essere reale. Ma c’è chi, come Alessandro Meluzzi, parla addirittura di una minaccia paragonabile alla peste raccontata da Alessandro Manzoni ne I Promessi Sposi.

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Lo psichiatra (noto personaggio televisivo) ed ex deputato di Forza Italia, è un anti-migrazionista convinto e, non a caso, è sostenuto con fervore dagli elettori della destra italiana. Nel corso di un dibattito andato in scena giovedì sera a Dritto e Rovescio, la trasmissione di Paolo Del Debbio in onda su Rete 4, è tornato a chiedere la chiusura delle frontiere per contenere i contagi da Coronavirus.

Meluzzi e il Coronavirus come la peste manzoniana

Discutendo con un altro ospite in studio (che sottolineava come il ritorno dei cittadini cinesi che vivono in Italia ha comportato un atteggiamento inattaccabile da parte dei diretti interessati), Alessandro Meluzzi ha detto: «Il problema non è la politica, ma è salvare la pelle tutti quanti. Lo volete capire sì o no?».

Come don Ferrante ne I Promessi Sposi

Poi i toni si accendono, lasciando spazio a una sorta di vaticinio manzoniano: «Allora consideriamolo (il Coronavirus, ndr) come una banale influenza. E faremo come don Ferrante de I Promessi Sposi che diceva ‘la peste non esiste perché non è né terra, né acqua, né fuoco. E sa che fine fece Don Ferrante e donna Prassede? Morirono di peste. Ed è quello che succederà a tutti i negazionisti e a tutti i cretini che negano la pericolosità del Coronavirus». E il pubblico applaude.

(foto di copertina: da Dritto e Rovescio, Rete4)

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