Meloni dice che Mattarella potrebbe sciogliere le Camere per volontà popolare. Ma non è così

La Costituzione dice ben altro

14/09/2020 di Enzo Boldi

L’Italia è una Repubblica Parlamentare che ha delle regole ben definite indicate dalla Costituzione. Tra queste ci sono anche i poteri (e i limiti di questi ultimi) nelle mani del Capo dello Stato. Una di queste regole riguarda lo scioglimento del Parlamento che può essere deciso dal Presidente della Repubblica (come indicato dall’articolo 70 della nostra Carta fondamentale), ma non in solitaria. Eppure Giorgia Meloni su scioglimento Camere sembra avere un’idea tutta sua della Costituzione.

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Partiamo dalla dichiarazione della leader di Fratelli d’Italia rilasciata in un’intervista al quotidiano La Verità: «L’istituto dello scioglimento delle Camere altro non è che lo strumento di cui il presidente della Repubblica dispone, qualora ravvisi che c’è una distanza macroscopica tra ciò che vuole la gente e ciò che fa il palazzo. Il presidente della Repubblica non è un notaio delle maggioranze parlamentari. È il garante della Costituzione, dei principi che vi sono iscritti. A partire dal primo: che la sovranità appartiene al popolo».

Giorgia Meloni su scioglimento Camere dà maggiori poteri (rispetto a quelli che ha) a Mattarella

Il pensiero di Giorgia Meloni su scioglimento Camere si conclude con un altro messaggio: «Non credo che si possa non tenere conto dell’ennesimo segnale. Non voglio dare lezioni al presidente della Repubblica». Ma la leader di Fratelli d’Italia può dare lezioni a Mattarella sulla facoltà di un Capo di Stato di porre fine a un’esperienza di governo? La risposta è no. La Costituzione, infatti, non prevede – come invece sostiene Meloni – la possibilità di un Presidente della Repubblica di sciogliere il parlamento anticipatamente (quindi durante i cinque anni, durata naturale di un esecutivo) per volontà popolare. Leggiamo cosa dice la nostra Carta.

Art. 88

Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse.Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura.

Cosa dice la Costituzione e la prassi

L’idea di Giorgia Meloni su scioglimento Camere è corretta? No. Non esiste alcun riverbero da parte dei ‘segnali’ di cui parla la leader di Fratelli d’Italia. Come spiega laleggepertutti.it, infatti, lo scioglimento del Parlamento può avvenire solo in questo caso:

La prassi costituzionale si è sviluppata nel senso di limitare il potere di scioglimento delle Camere solamente all’ipotesi in cui il Parlamento, a causa di dissidi interni, non possa funzionare. In pratica, il Presidente della Repubblica, sentiti i presidente delle Camere, può procedere allo scioglimento delle stesse soltanto quando non ci sia una maggioranza politica in grado di governare.

Insomma, nessun riverbero dei voti locali sulla tenuta di un governo. Il popolo è chiamato alle urne per decidere il proprio Parlamento una volta ogni cinque anni e questo termine può essere anticipato dal Presidente della Repubblica solo in caso di crisi di governo e dopo aver parlato con i Presidenti di Camera e Senato. Insomma, nulla a che vedere con quel che sostiene Giorgia Meloni.

(foto di copertina: da profilo Instagram di Giorgia Meloni)

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