Giorgia Meloni viene scambiata quotidianamente per una popstar, ma non canta Bella Ciao | VIDEO

Categorie: Attualità

L'intervista della leader di FdI a Un giorno da Pecora, su Rai Radio1

La deriva di ‘Io sono Giorgia’ ha portato i più giovani a scambiare la leader di Fratelli d’Italia per una popstar. A raccontare la vicenda è stata la stessa Giorgia Meloni, ospite di Un Giorno da Pecora su Rai Radio1. La deputata ha raccontato di aver incrociato una scolaresca tra i corridoi di Montecitorio e i ragazzi non l’hanno vista come una politica e rappresentante di un partito. Giorgia Meloni popstar è l’effetto dei tormentoni social sui più giovani.



LEGGI ANCHE > Ricordano a Giorgia Meloni di aver votato il primo Mes e lei urla: «Pagliacci!» | VIDEO

Il racconto è arrivato pochi istanti dopo aver ballato in studio insieme al conduttore Giorgio Lauro, con Geppi Cucciari in collegamento, il tormentone ‘Io sono Giorgia’, il motivetto ironico basato sulle sue parole durante un comizio di piazza che, come un boomerang, si è trasformato – grazie anche all’abilità della leader di Fratelli d’Italia e di chi ne cura la comunicazione – in un mezzo di propaganda.



I giovani e Meloni popstar

Dopo aver ballato e raccontato l’aneddoto di Meloni popstar, il conduttore ha provato a far cantare alla leader di Fratelli d’Italia la famossisima Bella Ciao, la canzone dei partigiani che nelle ultime settimane è tornata nel mirino delle critiche per esser stata intonata dai commissari Europei e da Don Biancalani al termine della Messa (oltre che durante le manifestazioni delle Sardin). Giorgia Meloni l’ha definita una canzone troppo di parte, decidendo di non cantarla.



La preghiera a Gesù e Bandiera Rossa

Allora il conduttore ci ha provato con Bandiera Rossa. E Giorgia Meloni ha risposto a questa provocazione con ironia: «La canto sempre. Ogni sera, dopo la preghiera a Gesù, canto Bandiera Rossa». Poi le mani nei capelli e le lacrime (finte) mentre in sottofondo scorrevano le note della classica canzone della sinistra italiana.

(foto di copertina: video da Un Giorno da Pecora, Rai Radio1)