Meloni: «Non voglio fare propaganda sul coronavirus». Poi aggiunge: «Conte è un criminale»
05/03/2020 di Ilaria Roncone
Giorgia Meloni, ospite a L’Aria che Tira su La7, ha accusato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte di essere un criminale. Non prima, però, di aver specificato che lei non vuole fare propaganda sul coronavirus. Il dialogo tra la leader di Fratelli d’Italia e la padrona di casa in più punti contraddittorio da parte della politica, che cerca di spiegare perché Conte è un criminale ma non tiene lo stesso atteggiamento – almeno non così diretto – nei confronti di Matteo Salvini. Lo stesso Salvini che, più e più volte nel corso di questa emergenza, ha dimostrato di pensare più ad andare al voto che a lavorare con il resto del Parlamento per contenere l’epidemia e ieri è uscito su El Pais parlando male di come il governo gestisce la situazione.
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Meloni: «Il comportamento di Conte è scandaloso»
«Ho trovato scandaloso il comportamento del Presidente del Consiglio»: questa l’affermazione di Giorgia Meloni all’inzio della sua intervista a L’aria che tira. Aggiungendo che lei non ha mai voluto fare propaganda o politica su una faccenda tanto delicata ma che, al contrario, Conte non abbia «messo la patria prima della fazione e prima di se stesso», con una «bulimia comunicativa del governo» che vuole per forza «dare un segnale della propria presenza non capendo che ci sono momenti in cui l’assenza di una comunicazione chiara produce rischi enormi». La stoccata finale a Conte porta indietro a qualche tempo fa, quando il Presidente del Consiglio ha parlato di una falla nel nostro sistema sanitario «per attaccare il presidente di regione leghista». Un episodio che ha portato la Meloni ad affermare che «Conte ha responsabilità gravissime».
La Meloni non vuole fare politica sul tema ma «anche quello è legittimo»
Il parere della Meloni è – più o meno – chiaro. La sua scelta l’ha esposta apertamente: «Dall’inizio non ho pensato di fare politica su questo tema perché penso che ci sia un momento in cui la classe dirigente debba essere classe dirigente». Dice che lei in prima persona ha dimostrato «responsabilità rinunciando a cercare un consenso facile sulla paura della gente», e qui parrebbe implicito anche il giudizio non solo nei confronti di Conte ma anche dell’alleato Matteo Salvini. Se non fosse che, subito dopo, Meloni afferma che «si sarebbe potuto fare, fare l’opposizione per fare l’opposizione, che anche quello è legittimo». In parole povere? Se lo fa Salvini per fare opposizione va anche bene. E, effettivamente, lei stessa si contraddice dicendo prima di non voler fare politica ma accusando poi Giuseppe Conte di essere un criminale.
(Immagine di copertina: frame da L’aria che tira)