Mélenchon si ribella alla perquisizione della polizia al grido: «La République c’est moi» | VIDEO
17/10/2018 di Gianmichele Laino
Jean-Luc Mélenchon è il campione della sinistra francese. Il suo movimento La France Insoumise ha ottenuto, alle ultime elezioni presidenziali, un consenso maggiore rispetto a quello conseguito dallo storico partito socialista francese, ormai in crisi d’identità. Mélenchon rappresenta l’ultimo argine – visto anche il rapido e improvviso declino dell’estrema destra di Marine Le Pen – alla politica centrista di Emmanuel Macron.
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Il video in cui Mélenchon dice: «La Repubblica sono io»
Nella giornata di ieri, tuttavia, il leader della sinistra francese è stato sottoposto a una perquisizione all’interno dei suoi uffici. Le cause – stando a quanto riportato dal quotidiano Le Monde – sarebbero rappresentate da un presunto abuso di finanziamenti da parte dello staff di Mélenchon proprio durante l’ultima tornata elettorale e al suo periodo di permanenza a Bruxelles e a Strasburgo come parlamentare europeo, ruolo ricoperto dal 2009 al 2017.
Diciamo che Mélenchon non ha reagito propriamente bene alla perquisizione della gendarmeria.
French far-left politician @JLMelenchon aggressively screaming at police officer as the headquarters of his party are being searched in connection with possible EU funds misuse. Money quote: « La république, c’est moi! »pic.twitter.com/tIBeAKGMi8
— Mathieu von Rohr (@mathieuvonrohr) 16 ottobre 2018
Le motivazioni della perquisizione a Mélenchon
Nel video, Mélenchon affronta a muso duro le forze dell’ordine, urlando e strepitando a pochi centimetri dal volto degli agenti e cercando anche di forzare la porta del suo ufficio mentre veniva effettuata la perquisizione. «Non siamo criminali – ha urlato Mélenchon -, sono un parlamentare, non potete trattarmi così. La Repubblica sono io».
Per queste affermazione e per il suo modo di comportarsi davanti agli agenti, la procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per minacce, violenze e atti di intimidazione nei confronti delle forze dell’ordine e un rappresentante del ministero della Giustizia francese ha definito l’atteggiamento del leader politico inaccettabile.
Dall’altra parte, a sorpresa, Mélanchon ha incassato l’approvazione di Marine Le Pen, esponente dell’estrema destra, totalmente all’altro lato dell’arco costituzionale francese. Si attendono sviluppi nella vicenda: il video, che è stato mostrato nel corso della trasmissione Quotidien, potrà avere ripercussioni sulla carriera politica di Mélenchon?