Danimarca, l’esperimento di un collettivo di gruppi media per far pagare le notizie ai giganti tech

I media danesi hanno deciso di fare fronte compatto per stabilire le modalità di pagamento da parte di Google e Facebook per la condivisione delle loro notizie

28/06/2021 di Ilaria Roncone

L’unione fa la forza. Questo il principio secondo cui, in Danimarca, si è decisa l’alleanza tra tutti i media del paese – con la sola eccezione dell’editore di riviste Egmont – in un tentativo di contrattazione collettiva per ottenere i pagamenti dei diritti d’autore da parte di Google e Facebook. L’intenzione è quella di dar vita a un collettivo con quasi 30 società media danesi che si incontreranno il prossimo venerdì per una prima assemblea generale, sperando di poter creare un modello al quale anche altri paesi europei possano ispirarsi.

Tra i gruppi danesi che hanno scelto di unisti troviamo DR, emittente statale, e TV2, il principale rivale privato (per capirci, come se da noi Rai e Mediaset facessero fronte compatto per questo interesse comune). I principali gruppi giornalistici sono Berlingske e JP Politikens Hus e non mancano nemmeno le start-up come Zetland.

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Media danesi uniti per chiedere ai giganti tech di pagare le notizie

La formula scelta per la richiesta, quindi, è la contrattazione collettiva ai grandi gruppi tech che traggono guadagni dalla condivisione di contenuti. Anders Krab-Johansen, ad del gruppo di testate Berlingske Media e tra i principali fautori dell’alleanza, ha messo le carte in tavola parlando con il Financial Times: il fronte compatto nasce proprio per evitare che i giganti tech possano «dividerci e conquistarci come al solito» andando a contrattare facendo «accordi particolari con una o poche società di media dominanti» e creando uno «standard che il mercato deve seguire».

La Danimarca sta applicando la direttiva UE sul diritto d’autore, quella che dà agli editori il diritto di rivendicare somme di denaro per l’utilizzo online del loro materiale. Google e Facebook stanno stanziando annualmente centinaia di milioni di dollari per pagare le notizie in tutto il mondo ma, finora, non si è mai verificata una trattazione con praticamente tutti i gruppi media di un intero stato, che nomineranno presto un manager dell’assemblea generale per gestire la questione.

Google collabora, Facebook prova a ridurre il suo impatto

Da Google è arrivata la piena disponibilità a collaborare con la promessa di rispettare «il modo in cui gli editori danesi scelgono di negoziare» e avendo «già offerto di avviare discussioni con loro, con l’obiettivo di raggiungere accordi equi e ragionevoli in linea con la legge». Facebook, dal canto suo, sta cercando di rimuovere i contenuti pubblicati dagli utenti che contengano collegamenti ipertestuali così da ridurre al minimo il suo ruolo nella faccenda. La trattativa comincia, dunque, e dalla Danimarca si rimane in attesa di capire se e come un modello del genere potrebbe funzionare.

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