Mattarella conferisce la medaglia d’oro al Valore a Willy e Don Roberto Malgesini

La proposta di assegnare i riconoscimenti ai due è stata fatta dal ministro dell'Interno

07/10/2020 di Ilaria Roncone

La firma di Sergio Mattarella dà l’autorizzazione a conferire a Willy – ucciso nel terribile pestaggio di Colleferro la notte tra il 5 e il 6 settembre – e Don Roberto Malgesini – ucciso anche lui a Como e che la sua vita l’aveva votata al bene del prossimo – una delle massime onorificenze dello Stato Italiano. Al 21enne va la medaglia d’oro al Valor Civile e al prete la medaglia d’oro al Merito civile. Nei decreti firmati dal presidente della Repubblica vengono spiegate le motivazioni della medaglia d’oro al valore Willy e don Malgesini.

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Medaglia d’oro al Valore Willy: «Eccezionale slancio altruistico»

Il documento firmato da Mattarella recita: «Con eccezionale slancio altruistico e straordinaria determinazione, dando prova di spiccata sensibilità e attenzione ai bisogni del prossimo, interveniva in difesa di un amico in difficoltà, cercando di favorire la soluzione pacifica di una accesa discussione». Segue, nel documento che decreta il merito, la descrizione di quanto accaduto quella sera e la conclusione in cui di definisce Willy Monteiro Duarte un «luminoso esempio, anche per le giovani generazioni, di generosità, altruismo, coraggio e non comune senso civico, spinti fino all’estremo sacrificio».

Medaglia d’oro al Merito Civile per don Roberto Malgesini

Don Roberto Malgesini viene definito, conferendogli la medaglia, «autentico interprete dei valori di solidarietà umana, nella cura degli ultimi e delle loro fragilità, offrendo amorevole accoglienza e incessante sostegno». L’omicidio del prete è avvenuto «mentre era intento a portare gli aiuti quotidiani ai bisognosi» e a causa di «numerosi fendenti da un uomo al quale aveva sempre dato assistenza e pieno sostentamento». La medaglia al Merito arriva a uno «luminoso esempio di uno straordinario messaggio di fratellanza e di un eccezionale impegno cristiano al servizio della Chiesa e della società civile, spinti fino all’estremo sacrificio».

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