Maxi processo al Clan Spada: i pm chiedono tre ergastoli per i vertici del gruppo criminale
09/09/2019 di Gaia Mellone
Tre ergastoli e ventisette condanne il cui totale ammonta a 208 anni di reclusione. Sono le richieste avanzate dai pm della Dda Ilaria Calò e Mario Palazzi all’interno del maxi-processo al Clan Spada, che si sta svolgendo nell’aula bunker del carcere di Rebibbia dinanzi alla Corte d’Assise.
Maxi processo al Clan Spada: i pm chiedono tre ergastoli per i vertici del gruppo criminale
Alla lettura della requisitoria, si sono levate urla e grida minacciose da parte dei familiari, e non solo, presenti. La richiesta di ergastolo per Carmine, Roberto e Ottavio Spada. Il primo, arrestato nel 2018 e conosciuto con il nome di “Romoletto”, è considerato il capo del clan Spada, di cui fanno parte anche il figlio Roberto, noto per aver preso a testate un giornalista Rai che faceva domande scomode, e il nipote Ottavio, conosciuto con il nome di Marco. Le accuse sono di associazione a delinquere di stampo mafiosa, che hanno portato agli arresti del 25 gennaio 2018. Agli imputati, che secondo i pm si erano di fatto «impossessati» di parte della città di Ostia, sono contestati anche reati di omicidio, estorsione ed usura. Oltre al carcere a vita per i tre “capi”, i pm hanno anche chiesto la reclusione per anche gli altri imputati. In particolare l’accusa ha avanzato la richiesta di condannare Ottavio Spada detto “Maciste” a 16 anni, 11 per Nando De Silvio “Focanera” e 8 per Roberto Spada “Zibba”, mentre 10 anni sono stati chiesti per Rubern Alvex del Puerto, coinvolto con Roberto nella violenta aggressione del giornalista.
(Credits immagine di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)