Azzolina dice che le scuole chiuse hanno salvato vite umane e detta le regole della maturità 2020

La maturità 2020 sarà in presenza e il colloquio sarà sostenuto in tutta sicurezza. Sono queste le parole della ministra Lucia Azzolina che, nel corso di una conferenza stampa, ha illustrato le linee guida richieste da studenti e docenti per l’esame di maturità che si svolgerà a metà giugno. Da più parti queste indicazioni erano state richieste, visto l’approssimarsi della data d’esame (il prossimo 17 giugno) e vista la necessità di raggiungere questa data con la giusta preparazione per gli studenti. Con lei in conferenza stampa sono intervenuti anche Agostino Miozzo, coordinatore del comitato tecnico scientifico, e il professor Alberto Villani, membro dello stesso comitato.

LEGGI ANCHE > Perché non tutti i negozi e i ristoranti riapriranno il 18 maggio

Maturità 2020, le linee guida di Lucia Azzolina

«Rimane il colloquio, su discipline di indirizzo – ha detto la Azzolina -. Poi discussione su testo di italiano e materiali consegnati dalla commissione sul resto delle discipline. Non ci saranno prove scritte e l’orale durerà circa un’ora. Non c’è scritto nell’ordinanza, ma mi piacerebbe che gli studenti parlassero con i loro docenti delle loro esperienze personali nel corso del lockdown da coronavirus. Abbiamo seguito il principio di non lasciare indietro nessuno. Ripartiremo a settembre con una valutazione seria: le insufficienze saranno riportate nei documenti di valutazione, ma gli studenti hanno diritto di recuperare perché abbiamo attraversato una tempesta».

Maturità 2020, le regole su insufficienze e bocciature e la mascherina durante il colloquio

Per quanto riguarda questi recuperi, Lucia Azzolina sottolinea come ci sarà un coordinamento con le regioni per stabilire la data d’inizio del prossimo anno scolastico che, tuttavia, non va confusa con le date di recupero degli apprendimenti: quelli, secondo Lucia Azzolina, potranno esserci già dall’inizio del mese di settembre. Le bocciature avverranno laddove vengano rilevate gravi lacune sul proprio percorso scolastico.

Il ministro Lucia Azzolina ha anche sottolineato che si sta avviando un’azione di monitoraggio per capire se i commissari esterni (presidenti di commissione) saranno tutti a disposizione degli istituti il 17 giugno. Il comitato tecnico scientifico ha sottolineato come, se verranno mantenute le distanze di due metri nel corso del colloquio d’esame, non sarà necessaria la mascherina. La considerazione è partita prendendo in considerazione le particolari esigenze degli studenti non udenti, ma è valida per tutti gli altri studenti.

Inoltre, Lucia Azzolina ha spiegato la decisione di non riaprire le scuole nemmeno nel corso della fase 2 che, per le altre attività, inizierà lunedì 18 maggio. Secondo il ministro, il fatto di non aver riaperto ha rappresentato la possibilità di salvare vite umane. Ma per settembre le indicazioni restano ancora teoriche: si parla in maniera piuttosto larga degli ingressi scaglionati all’interno degli istituti, della riduzione del numero degli studenti all’interno delle classi, della collaborazione con le associazioni di volontariato per rifornire gli istituti di materiale per mantenere il distanziamento sociale e la protezione personale.

 

Share this article