Chi sono i mattonisti e come provano a manipolare l’opinione pubblica su Twitter
I mattonisti si organizzano per manipolare gli hashtag e le persone su Twitter utilizzando gruppi Telegram
03/03/2021 di Ilaria Roncone

Il fenomeno dei mattonisti su Twitter nasce negli Usa ma trova spazio anche in Italia da qualche settimana. La nascita dell’associazione mattone-estrema destra sul social comincia nel 2019, quando Donald Trump suggerì ai suoi sostenitori di inviare un mattone ai leader democratici che – all’epoca – contrastavano la costruzione del muro con il Messico. La diretta conseguenza di questa affermazione è stata che molti dei seguaci di Trump e delle ultra destre (americane e non solo) hanno cominciato a radunarsi su Twitter utilizzando l’icona del mattoncino nel proprio nome. Lo scopo, in soldoni, è sempre stato e continua ad essere quello di lanciare messaggi provocatori e denigratori indirizzati a determinate categorie o che si prendono gioco di tematiche tradizionalmente afferenti alla sinistra. Il risultato è che i bersagli sono quelli che classificano come “buonisti” o “nazi-femministe” e che le tematiche trattate sono l’aborto, il mondo LGBTQ con condotta particolarmente transfobica e le norme di distanziamento sociale durante la pandemia.
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Chi sono i mattonisti e come agiscono
I mattonisti sono diventati un collettivo su Twitter composto da diverse centinaia di account che twittano in italiano e che hanno in comune il modus operandi e il tono delle affermazioni. Organizzandosi attraverso un canale Telegram questi utenti agiscono per mandare in tendenza alcuno hashtag prestabiliti (perlopiù parole di contrasto a governi e media, come quel #BastaLockdown che è entrato in trend lo scorso 16 febbraio). I toni utilizzati dai mattonisti sono post-ironici – come li classifica Facta – scegliendo deliberatamente di mescolare toni ironici e toni seri che rendono impossibile capire quello che intende realmente chi scrive. Oltre a questo, i mattonisti condividono una serie di meme provocatori e di bassa qualità in un’azione di shitposting, ovvero la pubblicazione di contenuti che non hanno alcuna valenza informativa e del tutto irrilevanti con il preciso scopo di provocare le altre persone o distogliere la conversazione dal tema principale.
I mattonisti in Italia
Un altro esempio di hashtag dirottato è quello risalito velocemente lo scorso dicembre, #donaVaccinoAUnMigrante, che è diventato contenitore di insulti e contenuti razzisti deliberatamente orchestrati dall’utente wojak, che sui social è un punto di riferimento per l’estrema destra italiana e per i contenuti e i meme che crea e condivide a ripetizione. Chi parla dei mattonisti su Twitter viene intercettato e diventa oggetto di una serie di tweet denigratori e dai toni canzonatori come è successo a noi di Giornalettismo per il pezzo che abbiamo scritto lo scorso dicembre e
Mattonisti! Occhio che Pietro si incazza e poi se debunka son cavoli amari per tutti.
P.s. Raffa metta la mascherina sulla foto profilo. Non vorrà che i suoi tweet con la S sibilina diffondano velocemente varianti cui non siamo preparati#bastalockdown https://t.co/PANOvilWPF
— Marco N 🧱🐉 (@colmarn) February 16, 2021
Non sapevo di essere l’ideologo del mattonismo, che fino a due giorni fa non sapevo neppure cosa fosse. Comunque se siamo “reazionari” va bene ! Chi sono i “mattonisti” e come manipolano il Twitter italiano – Facta 🧱 🧱 🧱 🧱 https://t.co/rhdla8MhTF
— Marco Gervasoni (@marco_gervasoni) February 20, 2021
Con Alex Orlowski tramite Twitter, in particolare, la questione sta andando avanti già da diverse settimane, arrivando anche alle minacce.
Un tizio, pochi giorni fa da un account anonimo mi minaccia di “togliermi le mutande con una denuncia “ denuncia per cosa ? Per le analisi anti estremisti? Ovviamente trovo la sua identità e adesso decide con il suo amico che “ ci vorrebbero le palate” per me. 🧱 #mattonisti pic.twitter.com/tD2rHXeScG
— Alex Orlowski (@alex_orlowski) March 3, 2021